Salvaguardare gli alberi monumentali e renderli ancora più fruibili ai numerosi visitatori. Il comune di Geraci Siculo, il borgo “verde” del parco delle Madonie, ha rilanciato un progetto di valorizzazione dei suoi 4 alberi (un frassino e 3 sughere) iscritti al registro del ministero delle Politiche agricole inserendoli in uno specifico percorso naturalistico che possa, non solo mostrarli in tutta la loro bellezza, ma anche promuovere la pratica della silvoterapia. Di cosa si tratta? Semplicemente di abbracciare un albero. Una pratica che ormai è riconosciuta per i suoi potenti poteri terapeutici. In modo semplice ed efficace, si riceve benessere fisico semplicemente dal contatto diretto e ravvicinato con gli alberi.
La silvoterapia prevede l’abbraccio con l’albero oppure di sedersi accanto, sapendo che in questo modo stiamo rendendo più proficuo il contatto ravvicinato con la Natura. Gli alberi hanno creato una rete di connessioni molto prima dell’uomo che ha inventato internet. Il loro reticolo di radici consente loro di vivere in simbiosi, di scambiarsi sia molecole con sostanze nutritive sia segnali elettrici con informazioni, con il pericolo per l’arrivo di un cambiamento climatico. Una prova in più dell’intelligenza degli alberi e della loro capacità di vivere in relazione gli uni con gli altri. Certo, non bisogna aspettarsi miracoli dagli alberi. Ma i benefici terapeutici esistono e sono dimostrati sul piano scientifico. E qual è la parola magica allora? I terpeni che sono contenuti nella corteccia e, in misura minore, nelle foglie. Si tratta di gas che sprigionano cellule natural killer, potenti difese immunitarie del nostro organismo, proteine anticancerogene. E l’abbraccio consente di assorbire i terpeni in modo diretto, non solo passando per i polmoni, e cioè respirando, ma attraverso la pelle, con il contatto fisico tra il tronco e il corpo dell’uomo. E più stringiamo il tronco, dove si addensano i terpeni, più riusciamo a stimolare una reazione del cervello che produce i salutari neurotrasmettitori.
Ma l’abbraccio di un albero è molto altro. Nella radicalità di questo gesto, che assomiglia molto al legame tra una madre e un figlio, tra due amanti, c’è il riconoscimento che la nostra vita non può prescindere dalla relazione con gli alberi. Ovunque. Anche dove rappresentano solo delle oasi del paesaggio urbano: parchi, giardini, strade alberate, piccoli angoli di verde. Abbiamo bisogno degli alberi, come loro hanno bisogno di noi e delle nostre cure. Abbracciare gli alberi, respirare l’aria nelle loro dirette vicinanze, non produce soltanto benefici alla mente, non aiuta solo a rilassarsi abbassando stress e tensioni. Ci sono effetti salutari anche in termini organici. Il numero dei globuli rossi aumenta; la circolazione sanguigna migliora; i polmoni delle persone che hanno problemi cronici sul piano polmonare, lavorano meglio e con minore sforzo; il sonno e la sua qualità ne traggono un significativo beneficio; l’invecchiamento delle cellule viene ritardato. Insomma, una vera “ricetta della salute”.
Ed ecco, allora l’idea del comune di Geraci Siculo: “I benefici del gesto di abbracciare un albero sono ormai riconosciuti – dice il sindaco Luigi Iuppa – La nostra idea è quella di creare un percorso ad hoc per stimolare questa iniziativa e incentivare la conoscenza delle meraviglie del nostro territorio, a partire proprio dagli alberi monumentali”. La Regione siciliana ha finanziato un progetto del borgo madonita per la sistemazione di uno degli alberi monumentali. Dopo questo intervento si predisporranno i percorsi naturalistici per permettere di visitare questi veri e propri monumenti della Natura e sfruttarne i loro potenti effetti terapeutici.