Favorire la creazione e lo sviluppo delle Comunità Energetiche e dei gruppi di Autoconsumo Collettivo di Energia Rinnovabile sul territorio regionale. E’ questa la finalità del disegno di legge presentato in Assemblea Regionale Siciliana dal deputato autonomista Giuseppe Compagnone: “L’attuale contesto internazionale ci fa capire ancora una volta come la conversione verso nuovi modelli di approvvigionamento energetico rappresenti la principali sfida del presente e del futuro. Per questo è fondamentale, anche in Sicilia, stimolare ed incentivare l’utilizzo di fonti energetiche rinnovabili. Ma per garantire un maggiore coinvolgimento dei cittadini nel processo di transizione energetica è però necessario dotarli di strumenti accessibili, sia in termini tecnologici che amministrativi e finanziari, per questo – afferma l’onorevole Compagnone – ho proposto un disegno di legge che promuove l’attuazione di percorsi che già altrove hanno mostrato grande efficacia, come quello delle comunità energetiche e dei gruppi di autoconsumo collettivo. Si tratta di strumenti già riconosciuti dal nostro Ordinamento quali soggetti giuridici abilitati alla produzione e consumo di energia da fonti rinnovabili”.
LE COMUNITA’ ENERGETICHE RINNOVABILI
Sono soggetti giuridici autonomi, la cui partecipazione è aperta a persone fisiche, Pmi, forme cooperative, enti territoriali e autorità locali, enti di ricerca e formazione, enti religiosi, associazioni, enti del terzo settore e di protezione ambientale, amministrazioni locali nonché imprese la cui partecipazione non può costituire attività commerciale o industriale principale.
I GRUPPI DI AUTOCONSUMO
Gli autoconsumatori di energia rinnovabile che agiscono collettivamente, sono gruppi di almeno due clienti finali che producono energia elettrica rinnovabile per il proprio consumo e possono immagazzinare o vendere energia elettrica rinnovabile autoprodotta purché tali attività non costituiscano l’attività commerciale o professionale principale.
“Il disegno di legge – precisa Compagnone – prevede l’istituzione, presso il Dipartimento regionale dell’energia, di uno sportello, coordinato dall’Energy manager della Regione, per la promozione ed il sostegno delle Comunità energetiche siciliane e dell’autoconsumo collettivo, e di un fondo regionale per il sostegno alla transizione energetica nel quale confluiranno annualmente le dotazioni finanziarie non impegnate e i rientri degli investimenti derivanti dall’articolo 21 della legge di stabilità. Inoltre potranno anche essere utilizzate le risorse derivanti dalla programmazione nazionale e comunitaria. La norma – conclude Compagnone – prevede anche la possibilità per i Comuni di introdurre degli incentivi fiscali come, ad esempio la riduzione, in misura non superiore al 50 per cento dell’Imu, della Tasi e della Tari”.