PALERMO (ITALPRESS) – “Il presidente della Regione evita di fare speculazioni di cui in questo momento non si sente assolutamente il bisogno. Più che parole, servono atti e azioni concrete. Dichiariamo lo stato di emergenza sperando che Roma possa intervenire finanziariamente per ristorare in parte i danni delle aziende private. Nel frattempo ognuno dovrebbe fare la propria parte, a cominciare dai cittadini”. Lo ha detto, in un’intervista al quotidiano Repubblica, il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci.
In che modo i cittadini potrebbero fare la loro parte?
“Con la prevenzione. Chi ha un pezzo di terreno, al massimo entro il mese di maggio, deve attrezzarsi affinchè si possa realizzare il viale tagliafuoco. Si tratta di un costo minimo di una decina di migliaia di euro e serve ad arginare e contenere il diffondersi dell’incendio. Inoltre due anni fa avevo chiesto agli stabilimenti balneari di viale Africa di realizzare delle bocche per le prese d’acqua: invece siamo sempre convinti che il danno e la calamità accadano sempre da un’altra parte e non a casa nostra. Spero che questa grandissima lezione possa servire”.
Una lezione che serve anche a chi oggi ha perso la casa o un’intera attività? “Per queste persone esprimiamo grande solidarietà e diciamo che stiamo attivando tutto quello che è possibile per capire se le norme vigenti ci consentono di intervenire. Naturalmente la Protezione civile nazionale deve dettarci le linee generali”. A Catania, di fronte ai vasti incendi, sono arrivate squadre dei vigili del fuoco da ogni parte della Sicilia. C’è una carenza di mezzi?
“La Regione per la prima volta si è dotata di una flotta area, in totale sono sette mezzi. Abbiamo nel frattempo dotato la nostra Forestale e le forze antincendio di droni. Siamo convinti che si possa fare di più per introdurre nuovi strumenti che permettano di intercettare il fumo già all’inizio dell’incendio, per evitare che possa divampare, allargarsi e creare danni maggiori. Tutto quello che possiamo fare lo stiamo già facendo”.
“Ci sono decine di delinquenti – ha concluso Musumeci – che si divertono a creare terrorismo e migliaia di cittadini che, anzichè curare la prevenzione, piangono sul latte versato”.
(ITALPRESS).
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