Sono stati assegnati i premi 2021 GAL Hassin. Il premio GAL Hassin 2021 è stato conferito a Giuseppina Micela, dirigente di ricerca all’Inaf-Osservatorio Astronomico di Palermo, tra le scienziate italiane con ruoli di prestigio a livello nazionale e internazionale. Il premio GAL Hassin per la Civiltà è andato invece a Sebastiano Misuraca. I premi verranno consegnati in occasione del prossimo evento GAL Hassin 2021, in programma il 29 agosto.
Il Premio GAL Hassin, un ricamo di filet in filo d’oro che rappresenta una galassia a spirale, ogni anno viene assegnato a quanti si sono distinti nell’ambito della ricerca o della divulgazione delle scienze astronomiche. Giunto alla sua 13esima edizione, negli anni è stato assegnato a scienziati e divulgatori di primissimo piano in ambito nazionale e internazionale. Per citarne solo alcuni, Margherita Hack, Corrado Lamberti, George F. Smooth (Premio Nobel per la Fisica 2006), Roberto Battiston, Nichi D’Amico, Nanni Bignami, Paolo Nespoli, Piero Bianucci, l’ultimo, lo scorso anno, a Michel Mayor, Premio Nobel per la fisica 2019.
Giuseppina Micela, laurea e dottorato di ricerca in Fisica presso l’Università di Palermo, è stata direttore dell’Inaf-Osservatorio Astronomico di Palermo (dicembre 2011-marzo 2018). Nel corso della sua carriera si è occupata di varie tematiche astrofisiche, sviluppando i suoi interessi scientifici in funzione dei risultati ottenuti e delle opportunità offerte dalle più recenti tecnologie. Questo approccio le ha consentito di perfezionare competenze trasversali sia in termini di tematiche che di tecnologie. I principali temi scientifici di cui si è occupata includono: le corone stellari, le stelle giovani, le regioni di formazione stellare e i cluster, il fondo a raggi X, i conteggi stellari e la struttura galattica, i sistemi esoplanetari, missioni spaziali per raggi X, strumentazione sia da terra che dallo spazio in ottico e nell’infrarosso vicino. La dottoressa Micela è stata componente in un gran numero di comitati scientifici internazionali, incluso parecchi “Science Team” di missioni spaziali dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA) e di comitati di valutazione di proposte e di attività scientifiche. È stata responsabile (Principal Investigator, PI) di diversi contratti nazionali e internazionali ed attualmente è responsabile per l’Italia della missione dell’ESA, AAriel (di cui è co-PI). Inoltre, ha gestito gruppi di ricerca che hanno conseguito notevoli risultati scientifici e realizzazioni tecnologiche, come nel caso del telescopio solare Locnes, la configurazione di GIARPS al Telescopio Nazionale Galileo (TNG), il telescopio italiano più grande (3,58 metri) nell’Isola di La Palma (Canarie) e la realizzazione del prototipo dello specchio primario di Ariel. Giusi Micela è stata inclusa fra le scienziate della banca dati online www.100esperte.it che raccoglie nomi e curriculum di esperte di discipline Stem-Science, Technology, Engineering and Mathematics, partecipando attivamente al programma “InspiringGirls”. È autrice del volume “Nascita e morte delle stelle” edito da Il Mulino per la collana “Farsi un’idea”, di cui esiste anche la versione e-book e audiolibro. Inoltre, per la promozione della cultura scientifica, sua grande passione, ha partecipato a diverse trasmissioni televisive e interviste per numerose reti.
“Per l’importante e prestigioso ruolo avuto nella ricerca astrofisica nazionale e internazionale mirata alla comprensione dei sistemi stellari e planetari; per la sua competenza, il suo impegno e la sua passione nel coltivare il sogno del GAL Hassin: la promozione della cultura scientifica”. Questa la motivazione espressa dalla Commissione, presieduta dal presidente della Fondazione GAL Hassin Giuseppe Mogavero e composta da Mario Di Martino dell’Inaf–Osservatorio Astrofisico di Torino, Isabella Pagano, direttore dell’Inaf-Osservatorio Astrofisico di Catania nonché presidente del Consiglio scientifico del GAL Hassin; da Sabrina Masiero, responsabile della didattica e divulgazione del GAL Hassin, e da Franco Foresta Martin, dell’Ingv Palermo e direttore del laboratorio del Museo di Scienza della Terra, Isola di Ustica.
Nella motivazione che ha portato al conferimento del premio “Civiltà”, istituito con deliberazione 115 del 30 marzo 2021, a Sebastiano Misuraca, si legge: “Uomo sensibile e filantropo, per aver realizzato a Mussomeli un intervento liberale e generoso in favore della bellezza, dell’educazione al bello e alla speranza per un futuro migliore: un gesto esemplare per la cultura e il bene comune”.
Il Premio Civiltà è rivolto, a persone che con il loro comportamento e con le loro azioni contribuiscono al mantenimento e al miglioramento del patrimonio artistico, paesaggistico e ambientale e a coloro che concretamente contribuiscono al miglioramento della convivenza sociale. E Mario Di Martino (sua è stata l’idea del Premio) propone che il Premio, nella sua prima edizione, venga assegnato al signor Sebastiano Misuraca, un pensionato che risiede a Mussomeli (CL), dove si trova il Castello costruito da Manfredi III Chiaramonte tra il 1364 e il 1367, col tempo abbandonato ma di notevole valore.
Negli ultimi anni la sua bellezza paesaggistica è stata deturpata dalla presenza di un fabbricato abusivo, rudere, di cui nessuno si curava. Il signor Misuraca decide allora di acquistare e abbattere “l’orrore, solo per la bellezza”. E lo fa. La commissione, oltre che da Di Martino, astrofisico dell’Osservatorio Astrofisico di Torino e componente del Cda della Fondazione GAL Hassin, era composta da Franco Foresta Martin, geologo e divulgatore scientifico, componente il Comitato Scientifico della Fondazione GAL Hassin; Antonio Presti, imprenditore e mecenate (Fiumara d’Arte, Tusa), uomo di grande impegno civile, di raffinata cultura e amante della bellezza e da Antonio Sottile, maestro di pianoforte, docente presso il Conservatorio Vincenzo Bellini di Palermo. La stessa commissione, ha ritenuto che l’azione compiuta dal Misuraca abbia un significativo e notevole valore di Civiltà e di amore per la Bellezza, che avviene ad opera di un cittadino della nostra Regione Sicilia, mortificata da troppi scempi e da pochissima attenzione alla cultura.