Firmato il protocollo d’intesa tra il Comune di Termini Imerese, capofila del distretto socio sanitario 37, le organizzazioni sindacali Cgil Palermo e Cgil Termini Imerese, Cisl Palermo – Trapani, Uil Palermo e le organizzazioni sindacali dei pensionati Spi Cgil Palermo e Spi Cgil Termini Imerese, Fnp Cisl Palermo-Trapani, Uilp Uil Palermo. L’intesa dà il via all’istituzione di un tavolo di lavoro permanente per l’indirizzo e il controllo degli interventi sulle politiche sociali e socio assistenziali nel distretto socio sanitario 37, che comprende i comuni di Aliminusa, Caccamo, Caltavuturo, Cerda, Montemaggiore Belsito, Sciara, Scillato, Sclafani Bagni, Termini Imerese e Trabia.
“Il Distretto 37 in questi mesi – afferma l’Assessore Maria Concetta Buttà – ha dovuto premere l’acceleratore per arginare la deriva di anni di mancata governance. Tutto quello che abbiamo trovato sono più di 2 milioni di euro di fondi destinati alle persone più fragili, intrappolati nell’avanzo vincolato del Bilancio del comune capofila. Dopo appena 8 mesi, il Distretto ha un bilancio in attivo di circa 4 milioni. Il ritorno di un forte indirizzo politico, se risuona certamente in queste cifre, va letto in quel cambio di passo radicale nella concezione delle politiche sociali. Oggi, infatti, i Distretti attingono le loro risorse da vari fondi. L’anacronistico schema che vedeva coincidere le politiche sociali con i Piani di Zona va sostituito con un’ azione programmatica sintetica, sinergica, efficace e tempestiva, dove confluiscano le varie fonti di finanziamento”.
“Il tavolo di lavoro ha lo scopo di analizzare gli obiettivi specifici delle attività che riguardano le politiche sociali, socio assistenziali e di coesione territoriale e per indirizzare la spesa delle risorse disponibili in ambito comunale, regionale, nazionale ed europeo – dichiarano in una nota congiunta le organizzazioni sindacali – Le aree tematiche d’intervento comprendono la non autosufficienza, le politiche della famiglia e del sostegno ai meno abbienti, le politiche della povertà, politiche dell’immigrazione, politiche dell’infanzia, politiche della disabilità, politiche giovanili, politiche degli anziani, politiche di coesione sociale. Il tavolo verrà convocato ogni due mesi dal comune capofila per l’avvio del tavolo di concertazione distrettuale per i piani di zona e ogni qual volta le parti lo riterranno necessario”.
Il tavolo di lavoro è composto dal sindaco del Comune capofila del distretto socio sanitario 37 o da un suo delegato, dal dirigente dei Servizi sociali del Comune capofila e da un componente per ciascuna delle organizzazioni sindacali firmatarie del protocollo (confederazioni e categorie dei pensionati). In relazione alla specificità dei temi, potrà essere integrato da altre figure competenti. “La situazione pandemica che si protrae e che si innesta in una crisi economica e sociale che perdura da oltre un decennio – aggiungono le organizzazioni sindacali – ha colpito in particolar modo i soggetti più fragili della nostra società, creando una frattura sociale. In questa particolare fase storica, in cui i comuni hanno un ruolo fondamentale nella definizione ed esecuzione dei progetti a valenza sociale e territoriale previsti dal Piano di Ripresa e Resilienza, riteniamo fondamentale l’istituzione del tavolo di lavoro permanente, per poter essere parte attiva per il sostegno allo sviluppo e al potenziamento del welfare pubblico, per l’indirizzo, il monitoraggio e l’attuazione di tutti gli interventi in materia di politiche sociali, socio sanitarie, coesione territoriale e di lotta alla povertà e alla emarginazione”.