Volete sapere che ne è stato del progetto di rilancio dell’Ospedale di Petralia Sottana, chiuso alla fruizione della popolazione madonita per farne un centro Covid, con la promessa – messa anche per iscritto – di un progetto di rilancio della struttura? Un grande bluff, ecco cosa è stato. A partire dai 10 posti letto di terapia intensiva che dovevano essere realizzati entro il 31 novembre scorso e che ad oggi, non solo non esistono, ma non sono neanche in fase si realizzazione.
“Occorrono degli interventi murari ed un importante intervento sui sistemi di aerazione e distribuzione di ossigeno che non sono mai cominciati – ci confida una fonte interna dell’Ospedale – sono venuti una volta i tecnici per visionare gli interventi da fare per mettere a regime il sistema idraulico ma non sono più tornati. Il risultato, adesso che i contagi sono ricominciati a crescere, è che le terapie intensive sono di nuovo piene, chi dice il contrario mente, perché abbiamo una paziente che dobbiamo trasferire in terapia intensiva ed abbiamo serie difficoltà a trovare un posto libero”.
Così, nel colpevole silenzio della politica, la favola del rilancio dell’Ospedale di Petralia Sottana si rivela per quello che è. Una farsa. L’ennesima a danno di una popolazione abituata, ed oramai assuefatta, alla malsana abitudine di farsi passare ogni decisione sopra la testa.
Neanche le telecamere di “Non è l’Arena” sono riuscite a smuovere alcunché. Il dato dei posti letto di terapia intensiva, spiegato chiaramente dall’assessore Ruggero Razza ospite in studio qualche settimana fa nel programma di Massimo Giletti, forse sarà vero per il resto della Sicilia, con quel sistema a “fisarmonica” che si attiva laddove emerge la necessita. Ma non a Petralia Sottana. Se domani, in una non augurata situazione di totale emergenza con una occupazione del 100% dei posti letto di Terapia Intensiva ad oggi attivi in Sicilia, qualcuno vorrebbe salvare la vita di 10 persone, a Petralia troverebbe solo dei lettini, un’astanteria, altro che terapia intensiva.
Si parlava di grandi investimenti, di nuove TAC e Risonanze Magnetiche di ultima generazione che sarebbero rimaste in dotazione al nostro Ospedale. Niente di niente. Il Covid Hospital di Petralia Sottana com’era il giorno prima di diventare zona off-limits per tutti i madoniti è ancora adesso e c’è da scommettere che così rimarrà fin quando non verrà riconsegnato alla popolazione per essere nuovamente dimenticato e mortificato.
Per primo chi scrive questa volta aveva creduto che il “Covid Hospital” potesse diventare l’occasione per far rinascere il nostro ospedale, ma a distanza di mesi non rimane che arrendersi all’evidenza. Ci hanno preso in giro, di nuovo.