Trenta milioni di euro a beneficio degli agricoltori delle aree interne, delle zone montane e svantaggiate della Sicilia maggiormente colpite dalla crisi legata al Covid 19. Lo prevede una rimodulazione finanziaria del Programma di sviluppo rurale Sicilia 2014-2020, proposta dell’assessorato regionale all’Agricoltura, che ha consentito di spostare risorse da misure che, allo stato attuale, non sarebbero state spese entro l’anno a favore degli agricoltori siciliani che producono qualità ed eccellenze, colpiti da una notevole crisi del fatturato. Il sostegno per gli agricoltori sarà mediamente il 50% in più di quanto ricevuto nel 2019. In totale 30 milioni di euro a 13.151 aziende beneficiarie.
“Una boccata d’ossigeno – evidenzia il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci – per oltre 13mila aziende dell’Isola che ricadono nelle zone interne, come l’Etna, le Madonie, i Nebrodi, e gli Iblei, che producono qualità ed eccellenze”. “Il governo Musumeci – aggiunge l’assessore all’Agricoltura Edy Bandiera – ha saputo ascoltare le esigenze delle categorie, destinando risorse laddove la crisi ha generato maggiori difficoltà. La crisi della ristorazione e del turismo, indotta dalle chiusure legate al Covid, è il fatto più pregiudizievole per l’economia agroalimentare della Sicilia poiché rappresenta la parte più considerevole di fatturato delle produzioni agricole tipiche, delle cantine siciliane e di tutti i produttori del cibo di qualità, recuperato anche grazie all’attenzione della ristorazione”.