“I nuovi orari ferroviari, così come prevede il Contratto di Servizio, devono essere pianificati con i Comitati dei Pendolari, maggiori utenti, e con le Associazioni dei Consumatori”. Lo scrive in una nota Giosuè Malaponti del Comitato Pendolari Siciliani – Ciufer. “Avevamo richiesto all’assessore ai trasporti Marco Falcone, di avere in anteprima la bozza dell’offerta commerciale dei nuovi orari per l’anno 2020-2021, così come prevede il CdS, e successivamente con le note-proposte di modifiche degli stakeholders, concordate con la committente Regione e l’impresa Trenitalia, inserirle prima che la programmazione dei servizi ferroviari del nuovo anno diventa definitiva – si legge nella nota – E invece no, ogni inizio anno ci convocano, a Palermo negli uffici di Trenitalia, per presentare proposte di modifiche per la programmazione oraria del nuovo anno, dopo di ché, non se ne sa più nulla sino a quando la nuova offerta commerciale non viene pubblicata sul portale di Trenitalia e quindi non più soggetta a eventuali modifiche“.
“Stiamo ancora aspettando la bozza e la convocazione del tavolo tecnico che ci aveva promesso, in data 18 luglio 2020 l’assessore Falcone per la riprogrammazione dell’orario ferroviario 2020/2021 che se non verrà convocata nell’immediato, non sarà più possibile apportare eventuali modifiche al programma orario che a tutt’oggi non è ancora stato presentato e condiviso con i Comitati Pendolari e le Associazioni dei Consumatori – prosegue la nota – L’attuale offerta commerciale non garantisce ai titolari di abbonamenti mensili e/o annuali il servizio ferroviario nelle fasce orarie pendolari 6-9 nei giorni festivi e nelle domeniche”.
Secondo il comitato dei pendolari, “l’attuale servizio dei 441 treni/giorno non garantisce molte coincidenze nelle principali stazioni (Messina-Catania-Palermo-Siracusa-Ragusa-Caltanissetta-Agrigento-Trapani) o per i lunghi tempi di attesa o per i tempi alquanto risicati tra i treni in arrivo e partenza ciò per rendere operativo quel progetto di cui si era iniziato a parlare con il “Contratto Ponte 2015-2016” e cioè il progetto “Scendi e Sali”, che doveva garantire all’utenza la soluzione ottimale della continuità di viaggio, evitando i lunghi tempi di attesa tra una coincidenza e l’altra, almeno, per quanto riguardava i cosiddetti “Treni Regionali Veloci”. Abbiamo chiesto più volte, da quando la Regione Siciliana ha preso in mano il Contratto di Servizio del trasporto ferroviario, di voler rivedere la programmazione oraria per cercare di ottimizzare le attuali corse giornaliere e in special modo nei giorni festivi per garantire, almeno agli abbonati, gli spostamenti nelle fasce pendolari 6-9. Richieste che non sono state mai prese in considerazione, nonostante i nostri ripetuti solleciti”.
“Non è più possibile pensare che il Dirigente generale del dipartimento trasporti, Fulvio Bellomo, o l’assessore regionale ai trasporti Marco Falcone, ci convochino ogni anno, qualche settimana prima, del cambio orario di dicembre per presentarci la nuova offerta commerciale quando la stessa è già bella e pronta e confezionata e non concordata con i Comitati dei Pendolari e le Associazioni dei Consumatori – conclude la nota – La nuova offerta commerciale così come prevede il Contratto di Servizio deve essere pianificata con i Comitati dei Pendolari, maggiori utenti, e con le Associazioni dei Consumatori, invece, vista la tardiva convocazione diventa, bontà loro, una mera presa d’atto così da poter giustificare quanto previsto dalla normativa vigente”.