In un 2020 iniziato come peggio non si poteva sperare, con borse a picco un po’ ovunque e ben poche speranze per immediate riprese, sembra essere tornato di moda l’argomento criptovalute. Le novità, come sempre, non mancano e qualche prospettiva positiva sembra stanziarsi davanti gli investitori per il prossimo futuro.
L’appuntamento più importante è l’halving Bitcoin. Mancano infatti meno di due mesi all’evento più importante degli ultimi 4 anni per tutto il mondo delle valute digitali, e vedremo se le prospettive di questi mesi si avvereranno oppure deluderanno. Mentre Bitcoin aspetta il suo rilancio, le altre criptovalute dimostra una solidità notevole, dimostrando di non essere semplici vagoni vuoti dietro alla locomotiva BTC.
Halving Bitcoin 2020: ormai ci siamo
Meno di due mesi dunque, per la precisione 58 ore 23 minuti e manciate di secondi. All’azzeramento del countdown si saprà finalmente l’esito di quello che dovrebbe essere il più importante halving della storia della valuta digitale più famosa al mondo.
Come sempre quando si parla di BTC, le previsioni su questo evento si dividono sostanzialmente in chi è convinto della definitiva esplosione del titolo, e tra chi ne prevede l’inizio della fine di un fenomeno da meteora.
Come che sarà una cosa è sicura: dopo questa data il mondo delle migliori criptovalute si definirà sicuramente in maniera più concreta e capiremo molto del futuro di questo mondo.
Per ora il titolo continua con magre performance, che non preoccupano più di tanto analisti come Anthony Pompliano, storico supporter della causa, convinto che nel giro di un anno la criptovaluta raggiungerà quota 91.000 dollari.
La sua tesi è tanto semplice quanto interessante. Con questo halving la quantità di Bitcoin presenti sarà minima e perciò il valore della cripto-moneta non potrà che impennarsi in maniera esponenziale.
Certo sembra difficile pensare una cosa del genere guardando l’andamento ultimo di Bitcoin. Inoltre molti detrattori della valuta sostengono l’arbitrarietà di un discorso del genere. Come che sia, l’appuntamento è fissato e a tutti gli osservatori ed analisti non rimane che aspettare.
Ethereum e Ripple: prova di maturità superata?
Le sorelle minori di Bitcoin stanno dimostrando di essere forti abbastanza da reggere gli urti di una crisi improvvisa e devastante come quella degli ultimi mesi.
Partiamo da Ripple. Dopo la fine del 2019 ben pochi analisti avrebbero scommesso sulla ripresa della valuta di XRP. Oggi invece si mostra come una moneta tutto sommato solida e meno inclini alle problematiche comuni ad altre criptovalute.
I motivi per essere fiduciosi oggi in Ripple non mancano. Prima di tutto è supportata dalla maggior parte delle banche ed istituti di credito mondiali, caratteristica non da poco per una moneta virtuale. Inoltre ciò che attira molto clienti ed investitori è la sua struttura centralizzata e al fatto che dietro la moneta ci siano un volto, o comunque una società riconosciuta, che forse vale anche di più.
Ethereum mostra solidità anche se non molto di più per la verità. Rimane la criptovaluta più di successo dopo BTC, e non sembra che le cose possano cambiare con facilità o comunque nel breve periodo.
Detto ciò nonostante il momento pessimo un po’ per tutti ETC tiene, seppur con qualche acciacco. Non sono pochi gli osservatori che vedono in ciò una prova di enorme maturità da parte di Ethereum.
Sarà perciò da tenere d’occhio con una certa attenzione, anche in merito all’halving del maggior competitor. Sarà quello il giorno in cui capiremo di più sul futuro delle criptovalute in generale e non solo di BTC. Ovviamente risultati significativi si vedranno solo sul medio-lungo termine, tuttavia sarà inevitabilmente uno spartiacque importante per tutte le valute digitali.