Come vengono trattate le acque reflue del Comune di Petralia Soprana? Le immagini che vi proponiamo sono preoccupanti. Già nel recente passato il Comune guidato dal sindaco Pietro Macaluso aveva avuto problemi con la gestione delle acque di scarico, suscitando le attenzioni dell’Arpa, delle forze dell’ordine e della Procura della Repubblica di Termini Imerese che, per le carenze riscontrare nel depuratore di contrada Saccù, ha anche aperto un fascicolo, ed è stata anche comminata una multa di 6 mila euro. Adesso, stando ad una nota dell’ARPA del 2019 i problemi per lungo tempo riscontrati nel depuratore di Saccù sono stati risolti. Anche se fra i cittadini c’è ancora chi storce il naso lamentandosi della manutenzione, della mancanza del misuratore di portata e di alcune perdite lungo le tubature che farebbero sversare ancora significative quantità di acque di scarico in aperta campagna.
Ma le immagini preoccupanti che pubblichiamo in questo articolo riguardano un altro depuratore, sempre gestito dal Comune di Petralia Soprana, quello di contrada Pianello, costruito negli anni ’80 per servire le frazioni di Pianello, Stritti, Cipampini, Trinità, Fasanò, Gioiotti. Qui confluiscono anche i reflui della frazione di Madonnuzza, principale area commerciale ed artigianale del territorio.
Tutta l’area circostante il depuratore sembra abbandonata a sé stessa. Nell’area destinata al trattamento delle acque di fogna si possono vedere le vasche dove i reflui dovrebbero convogliare per essere trattati. Sono del tutto ferme, motori spenti, mentre da un grosso tubo nero che by-passa le vasche si sente distintamente lo scorrere delle acque di fogna che vanno direttamente a confluire in un tombino. E da lì dove?
A giudicare dalle foto che abbiamo raccolto e dal tremendo odore che abbiamo sentito ci assale il sospetto che la situazione di grave inquinamento trovata in diversi tratti del fiume Salso, che scorre meno di un chilometro a valle del depuratore di Pianello, possa avere una precisa attinenza con quanto visto sopra. Anche perché proprio accanto al depuratore di Pianello scorre il Torrente San Michele che, malauguratamente, è un affluente del Salso.
Il sindaco non smentisce il possibile nesso fra i liquami versati nel tombino e i liquami che stagnano nel Salso, ma non sembra particolarmente preoccupato ed invita tutti alla cautela:
IL COMMENTO DEL SINDACO PIETRO MACALUSO
E’ inconfutabile che la struttura presenta delle anomalie fin dalla sua realizzazione nel 1984 nonostante tutte le amministrazioni comunali che si sono succedute, compresa la mia, si sono adoperate per il suo utilizzo. Va precisato che quella di cui parliamo non è un vero e proprio depuratore ma una vasca Imhoff (dispositivo utilizzato per il trattamento dei liquami) costruita in un sito inaccessibile. Infatti la mancanza di una via di accesso agevole ha determinato l’inoperosità di questa struttura di accumulo i cui liquami dovevano essere trasportati al depuratore che è operante nella contrada Saccù. Fin dal mio insediamento ho fatto il possibile per sensibilizzare gli assessorati della Regione Sicilia in merito alla problematica al fine di avere i finanziamenti necessari per la sistemazione della struttura e la realizzazione della strada ma ad oggi ancora nulla è pervenuto ed il Comune purtroppo non ha la possibilità economica per intervenire autonomamente.
Relativamente alla situazione del fiume Salso posso solamente dire che ad oggi non si sono registrati eventi gravi legati all’inquinamento. Fortunatamente non ci sono insediamenti industriali che potrebbero scaricare elementi nocivi e sottolineo anche che attualmente in questo fiume gli allevatori portano a dissetarsi i propri animali e mai si sono annotate situazioni di malattie legate a sostanze inquinanti presenti nelle acque. A questi dati oggettivi va aggiunto anche il fatto che non ci sono analisi che confermano uno stato di inquinamento disastroso così come si vuole fare credere. E’ chiaro che noi amministratori dobbiamo impegnarci al massimo per evitare ogni possibile rischio ambientale e per rendere utilizzabile una struttura forse costruita in modo sbagliato e nel posto sbagliato ma è anche vero che creare un caso senza avere elementi scientifici certi non è corretto. Ecco perché invito tutti a verificare meglio l’intera problematica, facendo anche una escursione più approfondita lungo il fiume Salso, prima di determinare panico e allarmismo nei cittadini.