Cominciano a costruirsi le prime ipotesi intorno al giallo del ritrovamento dei cadaveri di due sub, non ancora identificati, recuperati nei giorni scorsi tra Cefalù e Castel di Tusa (Cadavere di un sub nella spiaggia di Tusa, è il terzo in pochi mesi). Secondo gli inquirenti la strana circostanza potrebbe essere legata al ritrovamento di alcuni carichi di hashish in diverse spiagge siciliane. Sulla vicenda stanno indagando, oltre a quella di Termini Imerese, altre quattro procure: Agrigento, Trapani, Patti e Messina.
I due sub, ripescati tra il 31 dicembre e l’8 gennaio, avevano le mute addosso e alcuni grossolani tatuaggi sul corpo. Una addirittura, come riporta il giornale di sicilia, indossava delle scarpe da ginnastica.
La circostanza che non sia stata presentata nessuna denuncia di scomparsa avvalora la tesi della pista illegale. L’ipotesi degli inquirenti è che quei due morti, recuperati a 30 chilometri di distanza uno dall’altro, si trovassero sulla stessa imbarcazione che stava trasportando un grosso carico di hashish, finito in mare a causa delle tempeste dei giorni scorsi.