Primo importante passo per l’istituzione delle Zone Franche Montane. E’ arrivato l’ok da parte della commissione attività produttive che ha approvato il disegno di legge. Ora toccherà alla commissione bilancio dare un parere tecnico. Insomma il disegno di legge viaggia spedito per l’approvazione in aula e il presidente dell’Ars Gianfranco Micciché ha garantito che lo fara approdare in aula in brevissimo tempo. La norma non prevede spesa e dunque il transito dalla commissione bilancio dovrebbe avvenire senza intoppi. Poi toccherà alla conferenza dei capigruppo determinarsi per calendarizzare di concerto con il presidente Miccichè.
Ed è questo, forse, il passaggio più delicato perché anche se Miccichè ha promesso un percorso celere, bisognerà trovare unità di intenti fra maggioranza e opposizione. Il rischio è che altro venga considerato prioritario rispetto a questa norma. Se non ci saranno ostacoli frapposti dai deputati e se il presidente dell’Ars vorrà, il Ddl potrebbe approdare in aula entro il prossimo venerdì 29 novembre. I tempi tecnici sono risicati ma la cosa è possibile.
Il disegno di legge delle zone franche montane interessa quei comuni siciliani che hanno oltre il 50 per cento della superficie totale posta ad altitudine di almeno 500 metri sul livello del mare, con una popolazione residente inferiore a 15 mila abitanti, o porzioni di aree comunali densamente edificate, poste sempre al di sopra dei 500 metri sul livello del mare – con popolazione residente sempre inferiore a 15 mila abitanti – e costituenti nuclei storicizzati dove sono presenti fenomeni di spopolamento calcolati in funzione dell’andamento demografico di tali aree con dati storici certi negli ultimi cinquant’anni