Operazione antidroga dei carabinieri di Cefalù che alle prime ore dell’alba, hanno dato esecuzione all’ordinanza delle misure cautelari emessa dal Gip del Tribunale di Termini Imerese, su proposta della Procura, nei confronti di tre persone. Gli arrestati, tutti volti noti alle forze dell’ordine, sono ritenuti responsabili del reato di spaccio di sostanze stupefacenti. Lo spaccio avveniva nelle piazze di Cefalù, Campofelice di Roccella e Palermo.
A finire in manette Ignazio D’Antoni, di Cefalù, sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari, con l’applicazione del braccialetto elettronico; Marco Marsala, palermitano, destinatario della custodia cautelare in carcere; Giuseppe Marsala, palermitano, destinatario della custodia cautelare in carcere.
L’indagine è stata avviata nel febbraio del 2018, quando Marco Marsala, nonostante fosse sottoposto al tempo alla misura cautelare dell’obbligo di dimora nel comune di Palermo, fu sorpreso dai Carabinieri sulla Statale 113 in direzione Cefalù a bordo della sua auto mentre trasportava 15 grammi di cocaina, avvolta in un cellophane e nascosta all’interno del copri bullone della ruota posteriore destra. Gli accertamenti consentirono ai militari di scoprire un giro d’affari più ampio, in particolare compartecipazione tra Marco Marsala e Ignazio D’Antoni nella distribuzione della cocaina lungo la tratta Palermo–Cefalù.
Da quel momento ha avuto origine una complessa ed articolata indagine che ha consentito di far luce su un pericoloso sodalizio criminale dedito allo spaccio di cocaina a Cefalù; individuare i canali di rifornimento nel quartiere Villagrazia di Palermo, con i fratelli Marsala che, in concorso tra loro, assicuravano il canale di rifornimento nel quartiere “Villagrazia di Palermo”, mentre un terzo complice provvedeva allo smercio della droga sul territorio di Cefalù, per un giro d’affari di oltre 10.000 euro mensili durante il periodo estivo. Nel corso delle indagini sono state arrestate in flagranza di reato 7 persone e sequestrati complessivamente oltre 150 grammi di cocaina che venduta al dettaglio avrebbe fruttato un illecito guadagno di oltre 25.000 euro.