La distesa di tulipani rossi che sbocciano sotto il Santuario della Madonna dell’Olio, era un tempo uno spettacolo per pochi. Un piccolo mondo incantato nascosto agli occhi del mondo, ma non a quelli dei cittadini di Blufi, Castellana, e di quanti alti, pochi in verità, dalle alte Madonie, proprio nei primi giorni di primavera andavano a rendere omaggio alla Vergine Santissima, richiamati dalle festività del Santuario e da quella straordinaria distesa rossa. Adesso la fioritura dei tulipani, grazie alla bretella che dallo svincolo Irosa porta a Blufi, quindi alle alte Madonie, è diventata una “celebrità”, il soggetto fotografico più ambito dai visitatori del fine settimana. Che c’è di male? Nulla, anzi, ogni foto è un piccolo spot per questo straordinario territorio ma si fa strada un’usanza, barbara, che va subito biasimata.
Quella di raccogliere e portare a casa ciascuno il suo bel mazzetto rosso, spogliando ed imbrattando quello che sembra davvero un quadro di Van Gogh. Anche prima che la distesa di tulipani di Blufi diventasse una star c’era l’abitudine di raccogliere qualche fiore, ma erano davvero poche persone a farlo. Adesso il rischio e che, come accaduto già lo scorso anno, nel giro di pochi giorni la mano dell’uomo sottragga alla natura ciò che la natura stessa ha voluto regalarci. Quindi, ammirateli, fotografateli, disegnateli, respirateli ma per favore lasciateli lì, non raccoglieteli.