Rallenta la trattativa per la vendita del marchio Targa Florio. “Abbiamo investito tanti soldi in questi ultimi anni per la Targa Florio – ha spiegato il presidente dell’Aci Angelo Sticchi Damiani – e la corsa è stata rivalutata grazie alla collaborazione con Aci Sport, ma noi ci fermiamo qui”.
Sticchi Damiani ha spiegato il perchè della decisione: “E’ maturato un clima di ostilità in Sicilia intorno all’operazione. Troppe polemiche e, in questi casi preferiamo essere prudenti”. Il presidente dell’Aci fa riferimento al gruppo di sindaci delle Madonie e protagonisti del motorsport contrari alla vendita del Marchio. “C’è stato – continua Sticchi Damiani – chi ha fatto una richiesta di accesso agli atti per avere le delibere sulla trattativa, adombrando sospetti che non posso accettare”.
In Sicilia la paura è che la Targa Florio possa essere spostata dal suo ambiente naturale o che possa essere soppressa: “Nessuno ha intenzione di spostare la Targa al Nord – precisa Sticchi Damiani – non avrebbe nessun senso. L’obiettivo di Aci è valorizzare il Marchio, molto apprezzato in tutto il mondo”. Bisogna aspettare però la valutazione del Marchio da parte dell’advisor: “Aspettiamo, ma non significa che l’operazione si faccia. Qualunque valutazione deve essere accettata. La trattativa non si è fermata, è disturbata. Non si va avanti se non c’è la volonta da entrambe le parti”.
Ma aspettare potrebbe costare caro alla Targa Florio. Il 31 dicembre scade infatti la convenzione tra Aci Palermo e Aci Italia: “Potremo continuare a sostenere la Targa Florio solo se proprietari del marchio – ha aggiunto Sticchi Damiani -. Di sicuro non sarà rinnovata la convenzione onerosa per garantire la sopravvivenza della corsa. Se Aci Palermo – ha concluso il presidente Sticchi Damiani – ha difficoltà a sostenere la Targa nel tempo, noi possiamo intervenire, ma con patti chiari e limpidi. E soltanto da proprietari del marchio”.
Sulle parole del presidente di Aci Italia sono intervenuti i rappresentanti del Comitato Pro Targa Madonie, che hanno avuto modo di discutere con il delegato regionale Armando Battaglia, le ragioni dei loro dubbi e della richiesta di accesso agli atti: “A priori non si mette in dubbio la trasparenza di alcuno – dicono dal Comitato – ma si ha l’esigenza di capire meglio e di più in riferimento a molti aspetti. È un nostro diritto”.
“Siamo molto preoccupati che venga soppresso il rally e che, di conseguenza, la numerazione prosegua con la manifestazione di regolarità, ovvero la “Classica”. Ed il vostro disimpegno ci pare indichi questa pericolosa direzione”. Le preoccupazioni dei rappresentanti del Comitato sono nate dal fatto che al momento nessuno si sta occupando della Targa Florio Rally, che da calendario ufficiale Aci, dovrebbe disputarsi a maggio 2019. L’Aci Palermo sta lavorando infatti sulla Classica in programma ad ottobre 2019.
“Non vogliamo che muoia la Targa Florio, a favore di una manifestazione ricreativa di nessun valore storico ed agonistico. Sarebbe un insulto alla storia ed al valore della corsa e sottolineiamo corsa, non regolarità, più antica del mondo”,concludono dal Comitato.