Torna a parlare del mandamento mafioso di San Mauro Castelverde il collaboratore di giustizia Andrea Lombardo, figlio del boss di Altavilla Milicia Francesco Lombardo.
Andrea Lombardo, 35 anni, era finito per la prima volta in carcere a seguito dell’operazione antimafia “Reset” ma a complicare parecchio la sua situazione è stato l’esito del processo sull’ultimo omicidio di mafia avvenuto ad Altavilla il 25 novembre del 2009, quando l’imprenditore Vincenzo Urso venne freddato con diversi colpi di pistola all’interno della sua abitazione.
Secondo il Tribunale di Palermo i mandanti di quell’efferato omicidio furono padre e figlio: Francesco e Vincenzo Lombardo. Un’accusa che per Andrea potrebbe voler dire l’ergastolo. Da qui probabilmente lo stimolo a collaborare con la giustizia.
Le rivelazioni di Andrea Lombardo si stanno concentrando sulla mafia della provincia, in particolare sui mandamenti di Bagheria, Trabia e sul mandamento mafioso delle Madonie, da sempre saldamente in mano alla
famiglia mafiosa di San Mauro Castelverde, oggetto delle utlime rivelazioni di Lombardo che, nel corso dell’udienza tenutasi lo scorso 19 dicembre presso l’aula bunker di Palermo, ha fatto un nuovo nome: quello di Maura Farinella, figlia dello storico boss Peppino, morto il 5 settembre del 2017, e moglie del reggente Francesco Bonomo, da diversi anni in stato di detenzione al 41bis.
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Il nome di Maura Farinella in realtà non è nuovo agli organi inquirenti. La sua posizione era stata vagliata ed archiviata nel corso delle prime fasi del processo Balck Cat. Ma ora le dichiarazioni di Andrea Lombardo aprono un nuovo scenario che, per la mafia delle Madonie, potrebbe rappresentare una sorta di ritorno al passato, quando, negli anni 20, fra Gangi e San Mauro Castelverde, a dominare la scena criminale c’era un’altra donna, Giuseppina Salvo detta “A Cagnazza”. Per un lungo periodo fu proprio lei a convocare e sovraintendere gli sporadici incontri fra i briganti delle diverse “casate”. Oggi come allora, secondo quanto raccontato da Lombardo, Maura Farinella avrebbe presenziato a diversi incontri al fianco del marito Francesco Bonomo, in epoca precedente al suo arresto ed in particolare nel 2012. Una figura di garanzia, che godeva del rispetto di tutti in un momento di particolare fibrillazione per i mandamenti di questa parte della provincia. A raccogliere le ultime rivelazioni di Lombardo sono stati i pm Bruno Brucoli e Gaspare Spedale, nell’ambito del processo Balck Cat ancora in corso presso il Tribunale di Termini Imerese, presieduto dal giudice Vittorio Alcamo con, a latere, i magistrati Angela Lo Piparo e Gregorio Balsamo.