Riceviamo e molto volentieri un articolo di Michele Abbate sul settantesimo anniversario della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani che sarà domani. Abbate, docente di scuola media superiore, ha spesso trattato questo argomento, ottenendo ampio consenso e apprezzamento tra gli studenti.
Prima che il XXI secolo termini vedremo la fine delle ingiustizie o una recrudescenza delle violazioni dei diritti umani? Droga, conflitti razziali, ineguaglianze, migrazioni, criminalità e guerre sono sempre presenti anche se la patina sociale fa sembrare tutto mite. Le piaghe sociali non si formano per casualità ma vengono prodotte, generate. Secondo una ricerca condotta dalle organizzazioni che tutelano i diritti umani e secondo esperti di politica internazionale uno dei fattori chiave per la formazione di società stabili è il rispetto dei diritti umani.
Le violazioni dei diritti non solo danneggiano le vittime di tali abusi, ma contribuiscono a creare un’atmosfera di tensione sociale che possono generare ulteriori ingiustizie che portano ai crimini dovuti all’odio religioso, razziale ed etnico. La sensibilità e il rispetto dei diritti umani non possono essere imposti per legge, ne consegue che il compito di educare i singoli individui in questo ambito dovrebbe diventare un interesse primario per ogni stato e per tutte le sue istituzioni educative.
Approvo l’impegno della comunità internazionale nel celebrare la Giornata dei Diritti Umani per commemorare quel giorno del 1948 in cui l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite promulgò a Dichiarazione Universale dei diritti umani. Ho grande rispetto e ammirazione per le icone dei diritti umani come Mahatma Gandhi, Eleonora Roosevelt, Cèsar Chavèz, Nelson Mandela, Martin Luther King, Desmond Tutu e di organizzazioni come Amnesty International. Condivido l’impegno della Chiesa Cattolica che mira a instaurare maggiore dialogo fra le varie confessioni religiose e il richiamo fatto da Papa Francesco in favore del rispetto della vita umana: “Difendere la sacralità della vita contro ogni forma di violenza”.
Anche il gruppo “Gioventù internazionale per i diritti umani” (Yhry) da anni sta promuovendo la conoscenza della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani e lo fa tramite molteplici attività e ogni volta distribuendo materiale educativo appositamente creato per far capire davvero quanto sia importante e urgente che le istituzioni, ma anche le persone singole, in ogni ambito diano attuazione pratica alla Dichiarazione. I materiali sono raccolti in un kit informativo tradotto in 18 lingue che comprende il Dvd “Gioventù per i diritti umani” e l’opuscolo “Che cosa sono i diritti umani?”
Nel Dvd vi è un documentario di 10 minuti che spiega come sono nati i diritti umani; 30 spot di un minuto l’uno che illustrano con un linguaggio davvero chiaro e diretto i 30 articoli del Dichiarazione Universale e il pluripremiato video musicale United, un filmato dalla durata di cinque minuti che trasmette il potere della consapevolezza dei diritti umani colpendo dritto al cuore e alla coscienza di ogni persona. Per info sul kit, www.unitiperidirittiumani.it