Settimane di controlli per gli agenti della Polizia di Cefalù in via Carlo Ortolani di Bordonaro, la via della movida cefaludese. Sono state tantissime le segnalazioni fatte dai residenti al commissariato di Cefalù, perché esasperati da musiche ad alto volume e consumo indiscriminato di alcool e stupefacenti (anche da parte di minori), che avrebbero reso quella via del centro storico della cittadina normanna pressoché invivibile nelle ore serali e notturne dei giorni festivi e pre-festivi. Impiegati sul campo, oltre ai poliziotti del locale Commissariato, personale del Reparto Prevenzione Crimine di Palermo, unità cinofile messe a disposizione dall’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico della Questura del capoluogo, con l’ausilio di alcune unità della locale Tenenza della Guardia di Finanza e di personale dell’Arpa, che ha verificato l’effettivo superamento dei livelli di tollerabilità sonora.
L’attività ha consentito di riscontrare l’abuso di strumenti sonori, il disturbo delle occupazioni e del riposo di un numero rilevante di persone dimoranti nella via di Bordonaro di Cefalù e la stessa assunzione in nero di alcuni giovani presso i locali. Particolarmente grave è risultato essere l’inquinamento acustico dell’importante arteria, poiché le relative operazioni di rilevamento effettuate vicino quei locali, dove era in atto un intrattenimento musicale attraverso strumentazione e diffusori sonori, hanno dato esito positivo. Applicate sanzioni fino a 10 mila euro e rilevate irregolarità nella vendita e somministrazione di alcolici soprattutto con riferimento alla minore età di alcuni consumatori.