A Termini Imerese lo scorso 27 novembre presso i locali dell’Officina Teatrale Zeta Circolo Arci si è tenuta la presentazione della rassegna teatrale “costruttori di castelli di sabbia”. Il titolo vuole evocare tutta la fragilità della comunicazione teatrale, fatta di emozioni profonde ma non replicabili ed evocare un rapporto con il territorio spesso conflittuale e da ricostruire ad ogni piccolo cambiamento di umore sociale.
La rassegna avrà subito una data di eccezione. L’11 dicembre alle ore 19 il Teatro Lelio presenterà uno spettacolo sul femminicidio, Donne d’amore uccise, con Danila Laguardia e Micaela De Grandi, uno spettacolo ideato e diretto da Giuditta Lelio che affronta questa dolorosa prova di scrittura attraversando un percorso difficile e spaventoso, consapevole però che lo deve fare, perché il teatro è da sempre chiamato a testimoniare la “verità” e a tenere desta l’attenzione dell’opinione pubblica affinchè ognuno di noi combatta la battaglia civile contro il femminicidio.
Il 16 e il 17 dicembre alle ore 19 la nuova produzione del teatro Zeta, in assoluta prima nazionale Amleto transfert, parole di Piero Macaluso con uno scritto di Michele Mulia con Sergio Monachello, Ramona Collu, Stello Pecoraro, Ginevra Stracci, Michele Mulia, regia Piero Macaluso
Dopo la pausa natalizia, si riprendere col nuovo anno, l’8 gennaio alle ore 17 i Teatranti 46 di Palermo presentano Pino il Paladino di Viviana Laera, con Marco Catanese e Viviana Laera. Il 22 gennaio alle ore 19 ci sarà Nando Cimino in “Parrannu e sparrannu la Sicilia” a modo mio, diversi spunti comico-grotteschi inseriti in un percorso scorrevole e coinvolgente in cui, come negli antichi e tradizionali cunti, sono inseriti anche versi, filastrocche e monologhi in gran parte ispirati a famose opere di vari autori siciliani.
Il 25 e 26 febbraio ore 19 il teatroZeta con Fumu e Sangu affronta con il linguaggio della poesia un tema caro all’autore, quello dell’essere siciliani, testo e regia di Piero Macaluso, con Sergio Monachello e Piero Macaluso. A marzo 2017 ancora il teatroZeta ripropone “Il mio nome è Carducci e lavoravo in Fiat”, testo e regia di Piero Macaluso con Michele Mulia, Sergio Monachello, Piero Macaluso; uno spettacolo sulla chiusura dello stabilimento Fiat a Termini Imerese e in generale sul lavoro in fabbrica. Ad aprile 2017 sarà la volta di Cechov con un classico teatrale, “L’Orso” con Maria Grazia Cannavò e Stello Pecoraro, regia di Piero Macaluso, una produzione teatroZeta.
A maggio 2017 il ciclo “Noi e Luigi” con un incontro tra linguaggi teatrali, infatti verrà proposto dal Gruppo Cheope di Termini Imerese “L’uomo dal fiore in bocca” di Luigi Pirandello, e lo stesso testo dal teatroZeta con Piero Macaluso e Sergio Monachello, con la regia di Marzio Badalì che presenterà una personale rivisitazione scenica. Tutti gli spettacoli si terranno all’Officina Teatrale Zeta circolo Arci in via Albergo Santa Lucia a Termini Imerese, con ingresso a pagamento 6 euro, per i soci arci 5 euro. Solo per Amleto Transfert 7 euro e 5 euro per i soci.