Arriva il pedaggio sulla Palermo – Catania, l’ultimo regalo di Crocetta

Michele Ferraro

Politica

Arriva il pedaggio sulla Palermo – Catania, l’ultimo regalo di Crocetta
Approvato il nuovo piano per la rete autostradale. Batosta per i siciliani 

18 Gennaio 2016 - 00:00

Se devi fare qualcosa di impopolare, fallo d’estate. Preferibilmente durante il periodo di ferragosto. La gente è distratta, bivacca fra spiagge assolate e localini alla moda. Tu gli tiri la fregatura e loro neanche se ne accorgono.

Diceva così, più o meno, un navigato politico siciliano, fra i principali esponenti della vituperata prima repubblica. La giunta Crocetta, dismessi i panni della rivoluzione, alla quale in pochi veramente avevamo creduto, indossa con nonchalance quelli della restaurazione. Rispolverando e mettendo in atto le più subdole pratiche dell’ancien regime.

Così, la Giunta Regionale, sotto il sol leone di agosto, è riuscita a partorire il piano di riforma della viabilità autostradale. Detta così sembra chissà quale conquista, in realtà non è altro che una mazzata, l’ennesima, per i cittadini Siciliani. In sostanza a breve, forse già entro l’anno prossimo, anche la Palermo – Catania, quella regia trazzera che ci ostiniamo ancora a chiamare autostrada, sarà a pagamento.

“Per assicurare nuovi investimenti ed una migliore manutenzione della tratta” assicurano dagli ambienti governativi, ma ad attraversare, giusto per fare un esempio, la Palermo – Messina, i dubbi di una vera e propria fregatura diventano certezza.

Si pagherà per continuare ad avere un fondo stradale pietoso e gallerie buie e marce per la troppa umidità. Così nella A20 come nella A19.

 

I dettagli del Piano di riforma: Le future tratte a pagamento e la nuova società di gestione

Fino ad oggi in Sicilia il pedaggio si pagava soltanto sulle tratte Messina-Catania, Palermo-Messina e Sicurasa-Gela. Nel prossimo futuro invece bisognerà pagare il pedaggio per percorrere tutte le autostrade dell'Isola, comprese la Palermo-Trapani e la Palermo Catania. Il piano prevede anche la chiusura del CAS, il Consorzio per le Autostrade Siciliana. Sarà quindi l’Anas a gestire l’installazione dei caselli. Ultimata questa fase nascerà una nuova società mista Cas-Anas inquadrata come un S.p.A., che dovrebbe canalizzare investimenti nazionali sulle autostrade siciliane. Soltanto a questo entreranno in vigore i nuovi pedaggi.  

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