In questi giorni i collegamenti intercomunali, un tempo garantiti dalle strade provinciali, stanno mostrando tutte le loro lacune. In ogni parte della Sicilia, ed in particolare nei territori collinari e montani, come quello delle Madonie, la condizione delle S.P. ma spesso anche delle Statali è al limite della praticabilità, senza voler considerare le numerosissime interruzioni che costringono i cittadini a quotidiane circumnavigazioni per raggiungere punti anche molto vicini, sulla carta, ma resi irraggiungibili da frane, smottamenti, riversamenti di fango o caduta di massi.
Ci si può aspettare di tutto nelle strade madonite, tutto tranne una serena viabilità. A chi non conosce le nostre strade raccomandiamo un atteggiamento prudente, marce basse e piede sempre pronto a spostarsi sul freno ché la sorpresa è spesso dietro l’angolo: buche, voragini, avvallamenti, massi di piccole, medie e grandi dimensioni il tutto accompagnato da un manto stradale spesso al limite dell’impraticabilità.
Insomma il problema c’è, e da qualche mese, complice le condizioni climatiche e la confusione che regna sovrana in quella che si è rivelata la “rivoluzione beffa” della Province, è diventato emergenza. Mentre aumentano neve e pioggia è da tempo scomparsa la manutenzione. La conseguenza è ovvia, ancora qualche mese così e le Madonie saranno isolate.
Per fortuna però nessun problema è privo di soluzioni. A conferma di questa nota ottimista basta ricordare che proprio questo tema è stato trattato nel vertice tenuto la scorsa settimana a Villa Malfitano, al quale hanno preso parte anche diversi sindaci madoniti per presentare lo stato di emergenza all’assessore regionale all’agricoltura Nino Caleca.
Non a caso nel corso della riunione si è affrontato anche il problema della crisi che ha colpito il comparto forestale siciliano. Da tempo infatti i rappresentanti dei lavoratori forestali hanno messo sul tavolo della politica regionale una proposta semplice e concreta: utilizzare la loro forza lavoro anche per gli interventi di manutenzione stradale, mettendola così a disposizione dei singoli comuni siciliani.
Una proposta che convince molti municipi madoniti e che si intende portare avanti con il comune accordo di enti locali, aziende foreste e comuni stessi.
Negli ultimi anni si sono già sperimentate alcune forme di collaborazione con risultati positivi per il verde pubblico e le zone di campagna (a Polizzi Generosa), per la pulizia dei letti fluviali (a Scillato), per le piantumazione interne (a Collesano) giusto per fare qualche esempio.
Quella di utilizzare la forza lavoro degli operai forestali appare una soluzione logica, come fanno presente anche i sindaci di San Mauro Castelverde e Castellana Sicula, favorevoli e pronti a supportare tale operazione.
Dato che parliamo di strade possiamo concludere che una via di uscita c’è, basta avere la concreta intenzione di imboccarla.
(si ringazia per la collaborazione Antonino David)