Sulla scorta di numerose segnalazioni giunte nel recente periodo, è possibile affermare che, anche nel territorio della provincia di Palermo, è in aumento il fenomeno, per la verità già apparso su scala nazionale: la truffa telefonica realizzata da chi, falsamente, propagandi la vendita di riviste della Polizia di Stato.
Sempre più spesso è capitato che cittadini od anche esercenti i cui recapiti telefonici sono facilmente ed a caso reperiti su elenchi cartacei ed online, ricevano telefonate in tal senso.
Da un numero quasi sempre anonimo, con termini inevitabilmente vaghi ed un veloce formulario ormai abusato, gli improvvisati venditori, facendo leva sulla fiducia che i cittadini ripongono negli organi di presidio della sicurezza pubblica, reclamizzano una generica rivista riconducibile alla Polizia di Stato.
Altrettanto snella è la procedura con la quale i truffatori propongono l’abbonamento alla fantomatica rivista che “sarà possibile ricevere comodamente a casa, previo bonifico”, effettuato su questo o quel conto corrente, quando così la truffa si sarà concretizzata.
La Questura di Palermo diffida dall’aderire a richieste di tale tenore, precisa che né il telefono, né la pubblicità porta a porta sono strumenti di propaganda dell’unico giornale ufficiale della Polizia di Stato e consiglia ai cittadini destinatari dei raggiri di richiedere all’interlocutore un recapito telefonico ed invita comunque le vittime a contattare il più vicino ufficio di Polizia per sporgere denuncia.
A riguardo, è possibile scaricare sul link www.poliziadistato.it/poliziamoderna/chisiamo.php, una locandina che mette in guardia il cittadino da questi malintenzionati.