Sabato 21 dicembre 2013, alle ore 18, al MacS (Museo Arte Contemporanea Sicilia) nella Badia piccola del Monastero di San Benedetto di via Crociferi, a Catania, si terrà, il vernissage della collettiva intitolata Ad Imaginem Suam, visitabile fino al prossimo 30 Novembre 2014.
Protagonisti dodici artisti con altrettante opere: Marco Bolognesi, Giuseppe Bombaci, Roberta Coni, Dino Cunsolo, Peter Demetz, Giuseppe Guindani, Nunzio Paci, Nicola Pucci, Davide Puma, Silvio Porzionato, Alessandro Reggioli, Luciano Vadalà.
Interverranno: il Direttore del MacS, Giuseppina Napoli, il curatore del MacS, Alberto Agazzani, e gli artisti.
Alberto Agazzani: “Il compito dell'arte e di chi la serve non è quello di fornire risposte, ma bensì di stimolare domande ed alimentare dubbi ai quali ognuno potrà dare risposta. Nel caso specifico di questa mostra, alla quale si è voluto dare un titolo volutamente stimolante, la domanda principale è: la rappresentazione del corpo in pittura e scultura ha ancora un significato oltre la sua apparenza? Se ascoltiamo le sirene dell'art-system più modaiolo certamente no. La Bellezza che induce contemplazione non è, appunto, contemplata in quel sistema mercificatore e usuraio: troppo difficile, da creare e da comprendere. Un ridicolo e pingue re per piacere ad una platea tanto ignorante quanto insicura non può che essere nudo. Ai critici-stregoni il potere di vestire quella nudità, l'unica, altrimenti davvero oscena, con stregonerie scritte e parlate realmente senza sostanza”.
Giuseppina Napoli: “La poliedrica realtà che ci circonda non può che imprescindibilmente generare poliedriche forme d’arte, le si chiami pure astratte, iperreali, virtuali, informali, povere, concettuali, ecc. Da sempre, poi, esiste l’arte figurativa, che è rappresentazione del reale, di immagini riconoscibili riprodotte più o meno fedelmente, è mimesi, è studio della luce e dei materiali, è uso della tavolozza e dei pennelli. É a quest’arte, che raramente si trova oggi nei musei d’arte contemporanea, che il MacS vuole dare spazio con la mostra “Ad Imaginem Suam”, presentando le opere di dodici artisti siciliani ed italiani. Dodici segni, dodici diverse visioni dei fatti umani, raccontati dal linguaggio simbolico e misterioso ma sempre universale dell’arte figurata. Credo sia l’occasione preziosa per chi ne voglia conoscere aspetti, forse mai troppo indagati ed invece tanto importanti, se si vuole ritrovare il senso di un’arte quasi perduta, un’arte che ci fa sentire meno soli nella problematica storia dei nostri giorni. Meglio di qualsiasi spiegazione, a parlare saranno le immagini delle opere di questi grandi artisti. Grandi e coraggiosi”.