Effettuavano dei veri e propri appostamenti, all’esterno ed all’interno di alcuni stabili, salvo poi “segnarli” per ritornare e svaligiarli. Agenti della Polizia di Stato appartenenti alla Squadra Mobile “Sezione Criminalità Organizzata”, dopo un’intensa attività di indagine fatta di appostamenti e controlli incrociati su alcuni furti in abitazione nel quartiere di Bonagia e con l’ausilio dei poliziotti dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico hanno tratto in arresto Severiane Sebiskveradze e Zurab Managadze entrambi georgiani di 32 anni.
I poliziotti, a seguito delle denunce sporte per patiti furti in appartamento avvenuti sempre nel quartiere di Bonagia e per lo più nei pressi della via Andrea Costa, decidevano di avviare un servizio di indagine.
Gli agenti quasi subito, notavano la presenza di due giovani che appiedati, si aggiravano con fare sospetto nei pressi di uno stabile in via Andrea Costa, pochi istanti dopo uno dei due scavalcava il cancello di recinzione e si introduceva all’ interno di un residence per poi aprire al complice consentendogli l’accesso. I poliziotti, a quel punto decidevano di seguirli per capirne le intenzioni, notando che si introducevano all’interno di uno stabile e sospettando che si trattasse dell’ennesimo tentativo di furto in appartamento chiedevano l’ausilio delle Volanti. I due malintenzionati, forse allertati dalle sirene, scappavano da un’uscita secondaria, facendo perdere le proprie tracce.
I poliziotti, consci del fatto che i due fossero venuti per effettuare dei sopralluoghi nello stabile alla ricerca di appartamenti da svaligiare, intraprendevano un nuovo servizio di appostamento, questa volta proprio nei pressi dello stabile visitato dai due. L’intuizione si rivelava valida, in quanto la sera successiva allo stesso orario, i due tornavano nei pressi dello stabile, questa volta con un’autovettura, e senza indugio si introducevano all’interno per raggiungere gli appartamenti presi di mira e “segnati” il giorno prima. Infatti i poliziotti avevano scoperto che alcune abitazioni, presentavano dei pezzi di plastica trasparente come segnale, per indicare che l’abitazione fosse vuota, nel caso in cui non avessero trovato la plastica, evidentemente l’appartamento non sarebbe stato più “libero”. Gli agenti, dopo aver circondato lo stabile precludendo qualsiasi via di fuga, raggiungevano i due che nel frattempo armeggiavano sulla serratura della porta d’ingresso di un appartamento.
I due venivano bloccati e condotti presso le camere di sicurezza su disposizione dell’Autorità Giudiziaria per essere giudicati nella giornata odierna con il rito della “direttissima”.
Contestualmente, i poliziotti avevano modo di verificare che le abitazioni prese di mira dai due e “segnalate”, appartenevano a persone che si trovavano fuori città.