Termini, truffe ai danni di banche e finanziarie: smantellata associazione: cinque misure cautelari

Redazione

Cronaca - L'operazione denominata "Fake Loan"

Termini, truffe ai danni di banche e finanziarie: smantellata associazione: cinque misure cautelari
L'organizzazione aveva messo in piedi un sofisticato sistema illecito di intermediazione per l’ottenimento di finanziamenti

16 Aprile 2025 - 15:31

La polizia ha eseguito un’importante operazione contro un’organizzazione criminale dedita alle truffe nel settore finanziario. Coordinati dalla Procura della Repubblica di Termini Imerese, gli agenti del Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica Sicilia Occidentale hanno dato esecuzione a un’ordinanza del Gip che ha disposto misure cautelari personali nei confronti di cinque persone, accusate di associazione a delinquere finalizzata alla commissione di truffe ai danni di banche e società finanziarie.

Secondo quanto emerso dalle indagini, l’organizzazione aveva messo in piedi un sofisticato sistema illecito di intermediazione per l’ottenimento fraudolento di finanziamenti. Il gruppo criminale, infatti, forniva documenti bancari e buste paga falsi a soggetti in difficoltà economica, attestando fittiziamente l’esistenza di rapporti di lavoro per consentire l’avvio di pratiche di finanziamento, in particolare presso Poste Italiane. Una delle attività più rilevanti del gruppo era quella di consentire ai clienti segnalati alla centrale rischi di intermediazione finanziaria – la cosiddetta “black list” – di accedere comunque ai prestiti. In questo meccanismo, è emersa anche la complicità di almeno un dipendente di Poste Italiane, ritenuto parte integrante dell’organizzazione.

Le indagini sono scattate dopo un esposto presentato dall’Ufficio siciliano Fraud Management di Poste Italiane, con il quale la polizia ha collaborato in maniera costante. Le anomalie segnalate riguardavano pratiche sospette presentate presso gli uffici postali di Casteldaccia, Bagheria e Palermo, da parte di soggetti non residenti nei comuni indicati. Le indagini, supportate da intercettazioni e perquisizioni, hanno permesso di raccogliere prove concrete. Particolarmente significativo il materiale informatico rinvenuto nel computer del presunto capo dell’organizzazione, contenente buste paga originali e falsificate e copie delle pratiche illecite.

In totale sono stati individuati oltre quaranta casi di richieste fraudolente di finanziamento, per i quali ogni beneficiario è stato denunciato. Tre membri dell’organizzazione sono stati sottoposti all’obbligo di firma, mentre per il promotore finanziario ritenuto a capo della banda sono stati disposti gli arresti domiciliari e l’interdizione temporanea di un anno dall’attività nel settore creditizio. Il dipendente di Poste Italiane coinvolto dovrà invece astenersi dal servizio per i prossimi dodici mesi.

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