Nelle prime ore di questa mattina, gli Agenti della sezione “Antidroga” della Squadra Mobile di Palermo hanno tratto in arresto Giuseppe Bonvissuto, nato a Palermo il 16/06/75, Sottufficiale dell’Esercito Italiano, incensurato e Matronella Monaco, nata a Santa Maria Capua Vetere (CE) il 25/8/68, Vice Presidente dell’Associazione Antiracket “Santa Maria per la Legalità”, incensurata, per detenzione ai fini di spaccio di un cospicuo quantitativo di sostanza stupefacente, in tal caso di tipo “hashish”.
L’operazione è avvenuta a seguito della nona segnalazione anonima, giunta ieri in Questura, con la quale una voce maschile, già nota agli Agenti, relativa ad un uomo apparentemente di mezza età dal marcato accento campano, dopo essersi fatta di nuovo “riconoscere”, in dialetto partenopeo suggeriva stavolta agli operatori di prestare attenzione nottetempo a ciò che era occultato all’interno di un’automobile di pertinenza di “una specie di collega” proveniente da Napoli, fornendo altresì i dati identificativi della vettura ed invitando ancora una volta i poliziotti a non sottovalutare l’informazione, esattamente come avevano fatto nelle occasioni precedenti.I poliziotti riconoscevano la voce dell’uomo che negli ultimi 2 anni aveva già contattato telefonicamente la Questura altre 8 volte: la prima circa a metà giugno 2011, fornendo le indicazioni per arrestare un corriere e sequestrare 30 Kg di hashish; la seconda e la terza volta alla fine dello stesso mese, quando grazie alle sue informazioni erano stati fermati altri 2 trafficanti con al seguito rispettivamente 1 Kg di cocaina e 6 Kg di hashish; la quarta volta nel dicembre 2011, allorché 2 corrieri della droga vennero fermati e trovati in possesso di 40 Kg di hashish; la quinta volta nel gennaio 2012, quando vennero arrestati altri 2 corrieri con 54 Kg di hashish; la sesta volta nell’aprile del 2012, quando venne arrestato un corriere con un carico di ben 2 quintali di hashish; la settima volta quando venne arrestato nel giugno del 2012 un trafficante romano con altro mezzo quintale di hashish; e l’ottava volta nel marzo 2013, allorché veniva arrestato un altro corriere con 10 Kg di hashish.Considerata l’importanza dell’informazione, ne veniva immediatamente data comunicazione al personale della Sezione “Antidroga” della Squadra Mobile, che, alla luce delle precedenti “imbeccate” dell’Anonimo Napoletano (questo il soprannome dato a suo tempo alla fonte) ed anche in considerazione del fatto che effettivamente, con l’avvicinarsi del periodo estivo, si è molto spesso registrato un incremento dei quantitativi di droga in arrivo in città, tempestivamente predisponeva una serie di posti di controllo, effettuati con auto-civetta e con personale in borghese dislocato presso i punti nevralgici di accesso alla città. Il lavoro degli Agenti di Polizia, ancora una volta, si rivelava fruttuoso, dato che alle ore 3 circa, l’attività in questione dava esito positivo, consentendo di notare il transito dell’auto segnalata, con a bordo un uomo ed una donna, sull’Autostrada Messina-Palermo, precisamente all’altezza dello svincolo di “Villabate”.
Gli operatori decidevano a tal punto di fermare l’autovettura e procedere ad un controllo che avveniva all’incirca all’altezza della Rotonda di via Oreto. Appena fermato, l’autista si qualificava come Caporal Maggiore dell’Esercito, indicando la donna a suo fianco come la Vice Presidente dell’associazione Antiracket casertana. Gli Agenti però, forti anche dell’ennesimo “suggerimento” dell’anonimo, procedevano ad effettuare comunque un controllo più approfondito. Scattava così la perquisizione del sospettato e della sua autovettura dove si rinvenivano all’interno dei pannelli laterali posti nella parte posteriore del telaio, occultati, svariati involucri di sostanza stupefacente di tipo “hashish” confezionati con nastro adesivo di colore marrone e grigio, per un peso complessivo di circa 40 Kg e un valore al dettaglio di oltre 400 mila Euro.I soggetti venivano quindi tratti in arresto e condotti presso le Case Circondariali “Ucciardone” e “Pagliarelli”, a disposizione delle Autorità competenti. Le susseguenti indagini della “Narcotici” saranno ora orientate verso l’individuazione di fornitori e destinatari dello stupefacente sequestrato, che da una prima analisi effettuata col “narcotest” sembra essere di elevato principio attivo.