Si è chiuso con successo l’evento con il quale Petralia Soprana ha celebrato i 400 anni dall’inizio dell’attività artistica di Frate Umile. Due giorni pieni di appuntamenti e attività per rendere omaggio ad un figlio illustre di Petralia Soprana. Una celebrazione voluta dall’amministrazione comunale guidata da Pietro Macaluso, in sinergia con la Diocesi di Cefalù insieme alla Parrocchia Santi Apostoli Pietro e Paolo in Petralia Soprana, e sostenuta dalla Regione Siciliana grazie ad una iniziativa dell’onorevole Antonello Cracolici.
Un appuntamento che rimarrà negli annali perché è riuscito ad avere la presenza a Petralia Soprana di quattro opere di Frate Umile: oltre a quello sito nella Chiesa Madre del paese è stato possibile ammirare, in contemporanea, il crocifisso di Collesano, quello di Caltavuturo e la statua di San Calogero di Petralia Sottana. Opere di straordinaria bellezza che sono state poste nelle varie chiese del Borgo per essere contemplate. L’evento è stato veramente speciale ed infatti ha portato a Petralia Soprana, oltre alla neve di cui c’era veramente bisogno, tanti sindaci provenienti dai Comuni che conservano un’opera di Frate Umile. Primi cittadini provenienti non solo dalla Sicilia ma anche dalla Calabria, dalla Basilicata e dalla Campania che hanno voluto testimoniare l’attaccamento delle proprie comunità all’opera di Francesco Maria Pintorno, nato nel 1600 e morto nel 1639. Una occasione eccezionale per incontrarsi, conoscersi e progettare insieme. Infatti, in chiusura di manifestazione i sindaci hanno anche siglato un patto con il quale si impegnano a costituire una rete dei Sindaci delle località con opere di Frate Umile da Petralia. “Crediamo fermamente – è scritto nel documento – che l’unione delle nostre forze possa portare a risultati significativi per la valorizzazione del patrimonio culturale rappresentato da Frate Umile da Petralia. Con questo impegno, desideriamo costruire un futuro in cui le opere dell’artista non solo siano preservate, ma anche celebrate e condivise con le generazioni future.”
Il documento proposto dal sindaco Pietro Macaluso porta le firme dei sindaci di Polla (Salerno), Bisignano (Cosenza), Miglionico (Matera), Cutro (Crotone), Villafranca Tirrena e Milazzo (Messina), Campobello di Mazzara e Salemi (Trapani), Ferla (Siracusa), Agira (Enna), Caltavuturo, Petralia Sottana, Collesano e Petralia Soprana (Palermo) e sarà inviato a tutti i sindaci dei Comuni che ospitano opere di Frate Umile e Frate Innocenzo. Il documento rappresenta una base di partenza per collaborare al fine di rafforzare il legame culturale di tutti i paesi attorno all’opera dei due Frati che hanno lavorato in alcuni casi alla stessa opera. Andando alla due giorni, organizzata direttamente dagli uffici comunali, non sono mancate le riflessioni e le novità attorno all’artista ad iniziare dalla meditazione del vescovo di Cefalù, Giuseppe Marciante e continuare con l’intervento di Giuseppe Fazio, storico dell’arte, che ha smentito alcune tesi circa l’attribuzione di alcune opere di Frate Innocenzo a Frate Umile. Ha anche riposizionato temporalmente il crocifisso di Petralia Soprana smentendo la tesi che lo classifica come prima opera. La straordinaria bellezza del crocifisso, infatti, certifica che la scultura deve essere ricondotta ad un periodo più maturo dell’artista. Ipotesi condivisa anche dal Maestro Vincenzo Gennaro nel suo approfondimento sul Frate e il tempo in cui visse. Affermazioni che nulla tolgono all’importanza dei Crocifissi e testimoniano che c’è ancora tanto da studiare, anche dal punto di vista teologico, per scoprire e interpretare l’opera di Frate Umile sul quale c’è una ricca bibliografia. I momenti di studio si sono conclusi con l’intervento del restauratore Roberto Raineri che ha ben rappresentato le difficoltà e le tecniche che vengono usate per riportare allo splendore un’opera d’arte.
Tra i tanti momenti significativi c’è stato quello che ha visto l’inaugurazione della via dei crocifissi e l’apertura della mostra fotografica curata dal fotografo Damiano Macaluso ospitata nel settecentesco palazzo Pottino. Il primo appuntamento ha visto la collocazione di trentacinque maioliche all’ingresso del paese, ognuna delle quali riporta l’immagine di un crocifisso e il luogo dove si trova. Stesso tema la mostra di Damiano Macaluso che documenta fotograficamente anche nei particolari i Crocifissi di Frate Umile. Non sono mancati i momenti di intrattenimento per tutti gli ospiti presenti che hanno potuto scoprire le bellezze del paese e le tradizioni anche folkloristiche di Petralia Soprana.