Per conoscere e raccontare un territorio non si può prescindere dalla sua storia e oggi gli studi storici non possono prescindere dall’archeologia. Questa disciplina si concentra principalmente sull’analisi e la comprensione delle testimonianze materiali lasciate dall’uomo che molto spesso, lontano dai ben noti e frequentati contesti archeologici (Musei, Parchi e Siti Archeologici), si presentano come semplici e mute tracce nell’ambiente o come piccoli e all’apparenza insignificanti reperti che solamente un approccio archeologico di carattere scientifico può renderli tasselli fondamentali per ricostruire le dinamiche dello sviluppo culturale umano in un determinato territorio. Il massiccio montuoso delle Madonie e i territori dei paesi che gli gravitano intorno rappresentano ancora oggi una sorta di variegata nicchia paesaggistica al centro della costa nord della Sicilia che da sempre ha fornito un ambiente ideale per l’uomo. Ingenti risorse naturali, acqua, vicinanza al mare, vie di comunicazione naturali e posizione dominante sono peculiarità che caratterizzano ancora oggi buona parte del territorio e che hanno garantito popolamento e sviluppo culturale dall’età preistorica sino ai giorni nostri.
Il Museo Civico di Castelbuono, grazie ad una convenzione con la Soprintendenza Beni Culturali di Palermo, oltre a svolgere il ruolo fondamentale di ente che garantisce la conservazione e la valorizzazione del patrimonio archeologico del Castello, rappresenta il centro di raccolta di tutto il materiale archeologico rinvenuto nel territorio di Castelbuono. “Partendo proprio dalla collezione archeologica del Museo Civico e da alcuni reperti rinvenuti nel territorio di Castelbuono – spiegano dal Museo – si vuole iniziare un percorso di conoscenza archeologica del territorio e, con il contributo di archeologi e studiosi che negli ultimi anni hanno portato avanti importanti ricerche specialistiche, guardare oltre i confini comunali a tutto il comprensorio madonita”. Attraverso una serie di incontri-conferenze il Museo Civico di Castelbuono vuole fornire un nuovo contributo alla conoscenza della storia e dell’archeologia del territorio di Castelbuono e di tutte le Madonie.
CALENDARIO COMPLETO DEGLI INCONTRI
Sabato 23 novembre ore 17: l’attività della Soprintendenza Beni Culturali di Palermo e la ricerca archeologica sulle Madonie. A cura di Rosa Maria Cucco, funzionario direttivo della sezione per i Beni Archeologici della Soprintendenza ai Beni Culturali e Ambientali di Palermo. Per una nuova Sezione Archeologica del Museo Civico di Castelbuono e prime note sulle testimonianze archeologiche del territorio di Castelbuono. A cura di Giovanni Spallino, archeologo libero professionista, collaboratore della Soprintendenza Beni Culturali di Palermo, responsabile della sezione archeologica del Museo Civico di Castelbuono;
Sabato 30 novembre ore 17: attività umana, ambiente e paesaggio: le Madonie negli ultimi diecimila anni: a cura di Vincenza Forgia, ricercatrice del Dipartimento culture e società dell’Università di Palermo. Docente di Cartografia e Fotografia aerea per il corso di laurea in Beni Culturali e titolare del laboratorio GIS per il corso di Laurea magistrale in Archeologia. Responsabile del progetto HumanS (Human Upland Mobility in Ancient Sicily) coordina il gruppo di lavoro internazionale dello scavo del sito archeologico di Vallone Inferno (Scillato, Palermo);
Sabato 7 dicembre ore 17: il complesso rupestre ellenistico-romano di Monte Alburchia a Gangi. Esperienze di ricerca e nuovi dati archeologici. A cura diFilippo Iannì e Santino Ferraro, archeologi liberi professionisti e collaboratori della Soprintendenza ai Beni Culturali di Palermo.