Il sindaco di Petralia Soprana, Pietro Macaluso ha ufficializzato le proprie dimissioni dal Consiglio di Amministrazione del Gal Isc Madonie spiegando le ragioni che lo hanno portato a questa decisione. “Le mie dimissioni – spiegano – rientrano in quelli che erano gli accordi presi all’interno del Centro Stella di Bompietro del quale fanno parte i comuni di Alimena, Blufi, Bompietro, Castellana Sicula, Petralia Soprana, Petralia Sottana e Resuttano.
La mia elezione nel Cda, così come la mia candidatura alla presidenza del GAL, sono nate esclusivamente per “spirito di servizio” nei riguardi del territorio madonita. Su sollecitazione di alcuni mi sono messo a disposizione prima per la candidatura nel Cda e poi per la presidenza. In quest’ultimo caso mi è stato chiesto di candidarmi per non lasciare campo libero a Mario Cicero la cui elezione, da coloro che mi hanno spinto nella competizione, era vista non opportuna per varie ragioni. Nasce così la mia candidatura, dettata da esigenze politiche rappresentative e non per aspirazioni personali. Infatti, nel momento in cui è diventata un problema in seno al Consiglio che non riusciva a trovare un accordo l’ho ritirata senza esitazioni. Portare al voto il Cda in quel momento e forzare la situazione avrebbe solo alimentato ulteriori divisioni delle quali le Madonie non hanno bisogno. Via libera quindi a Mario Cicero che ha ottenuto la presidenza”.
“Per quanto mi riguarda- continua Macaluso – il mio compito si è concluso e quindi posso rimettere il mio mandato di componente del Cda. Non esco sconfitto come qualcuno pensa perché la mia candidatura era di “servizio” e lo sapevano tutti, anche gli avversari. Mi è stato chiesto di scendere in campo e l’ho fatto com’è nel mio carattere di non tirarmi mai indietro anche quando i giochi sono fatti. Non posso comunque nascondere o negare che esco fuori da questo organismo anche perché non voglio essere di intralcio nella gestione dell’Ente che sarà chiamato a programmare e gestire fondi non solo dedicati all’agricoltura. Ecco perché ritengo che la mia uscita rappresenti la scelta più responsabile. Una scelta che non è detto rimanga la sola.”