Gangi, piano del comune per crisi idrica: acqua ad intervalli massimi di sei giorni

Redazione

Cronaca - La nota dell'Amministrazione

Gangi, piano del comune per crisi idrica: acqua ad intervalli massimi di sei giorni
Continua il razionamento dell'acqua nel borgo madonita, mentre il Comune prosegue con le attività di ricerca di nuove fonti di approvvigionamento

11 Novembre 2024 - 19:11

L’amministrazione comunale di Gangi ha emanato un avviso alla cittadinanza per informarla sullo stato della crisi idrica in corso e sulle attività svolte ed in corso di svolgimento per far fronte alla siccità. “Preliminarmente – si legge nella nota del Comune – comunichiamo che il sistema di distribuzione dell’acqua nel comune di Gangi ha delle peculiarità strutturali che non consentono di stabilire preventivamente e in maniera esatta e puntuale la distribuzione per ogni singola abitazione. Pertanto, alle condizioni attuali e in linea di massima, l’acqua sarà erogata in un termine massimo di 6 giorni, decorrente dall’ultima erogazione. L’amministrazione sta lavorando assiduamente per ridurre tale termine temporale di erogazione e sta lavorando per arrivare ad una situazione di autonomia rispetto alle fonti di approvvigionamento.”

“La maggior parte dell’acqua nel nostro comune – si continua a leggere nella nota – a differenza degli altri comuni delle alte Madonie, proviene dalla diga Ancipa, situata a Troina e gestita dalla società Siciliacque, mentre una parte arriva dalle sorgenti comunali. Questo sistema, normalmente sufficiente in tempi ordinari, è ora messo in difficoltà dalle condizioni climatiche e da una siccità rilevante che ha ridotto i livelli della diga (in esaurimento) e, conseguentemente, ha aumentato il rischio di interruzioni nella distribuzione. Inoltre, la conduttura che porta l’acqua dalla diga Ancipa a Gangi è – per molti tratti – in cattivo stato e, talvolta, l’interruzione dell’erogazione deriva proprio da interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria effettuati da Siciliacque. Ciò posto, fin dalla primavera scorsa il Comune ha attuato diverse azioni per affrontare e mitigare l’emergenza idrica, così sintetizzabili: Requisizione temporanea del pozzo “Castello”: situato in contrada Furma, questo pozzo è stato requisito – in accordo con la famiglia Castello, a cui vanno i nostri ringraziamenti – per rispondere alle esigenze delle aziende agricole e zootecniche locali. Questo intervento permette alle imprese del nostro territorio di approvvigionarsi autonomamente, limitando così il più possibile i disagi legati alla carenza idrica”.

Sul pozzo sono in corso delle analisi specifiche sulla potabilità dell’acqua e sulla possibilità di immettere la stessa nella conduttura comunale senza alcun rischio per la salute pubblica. Nelle prossime settimane avremo i risultati degli esami di laboratorio e, ove non vi siano rischi per la salute, l’acqua verrà immessa nella conduttura comunale. Il Comune ha già provveduto a verificare la portata e ha verificato lo stato strutturale del pozzo. Sono state avviate anche attività di ricerca di nuovi approvvigionamenti: su richiesta del Comune all’Ati (Ambito Territoriale Idrico), sono state fatte verifiche dal Genio Civile di Caltanissetta in Contrada Piano e Contrada Pianette per individuare nuove fonti di approvvigionamento. Dalle verifiche effettuate l’unica zona dove è stata individuata la falda acquifera idonea all’esigenza del Comune è quella di contrada Piano. Sul quest’ultima, il Comune ha già richiesto il finanziamento alla Cabina di Regia per l’emergenza idrica per un importo di 329 mila euro, da utilizzare per la trivellazione del pozzo e la realizzazione della conduttura fino al serbatoio Trinità.

Dalle ultime notizie l’emissione del Decreto di finanziamento è imminente e nelle prossime settimane inizieranno i lavori. Inoltre, sono state fatte delle analisi nei pozzi già presenti in Contrada Piano “Solfureo” e presso il Foro Boario ma gli esiti qualitativi e quantitativi risultano non idonei al fabbisogno. Inoltre, il pozzo “Sulfureo” è nato per la ricerca di idrocarburi, quindi la sua perforazione e, in particolar modo, la tubazione presente al suo interno non presentano gli opportuni accorgimenti tecnici idonei per tali scopi. Questi, oltre alla vetustà del pozzo, pongono in essere una serie di problematiche fra le quali tempi lunghi nella ricarica del pozzo (basse portate emungibili). È stata valutata anche la zona di Contrada Soprano, attraverso sopralluoghi e indagini di superficie, da cui è emerso che l’area potrebbe essere idonea alla realizzazione di eventuali opere di captazione previa esecuzione di un approfondito studio idrogeologico con esecuzione delle specifiche indagini elettriche, ma con tempi notevolmente più lunghi rispetto all’area di contrada Piano, zona invece ben conosciuta da un punto di vista idrogeologico.

Il Comune di Gangi ha richiesto dei finanziamenti alla Protezione Civile Regionale: – per la manutenzione straordinaria della conduttura che porta l’acqua dalle sorgenti comunali (dall’acquedotto comunale alla strada provinciale Gangi – Geraci Siculo). Il finanziamento è stato concesso e i lavori sono già in corso di esecuzione con la manutenzione straordinaria dei pozzetti di raccolta. Il finanziamento è stato concesso e i lavori sono stati già ultimati invece per il ripristino del pozzo Scopalacqua, dove sono state effettuate le prove di portata, che hanno evidenziato bassissimi valori verosimilmente legati all’intasamento del pozzo, realizzato con tecniche costruttive non adeguate. Tali condizioni non consentono il suo utilizzo né l’esecuzione di interventi di manutenzione ordinaria, ma per ripristinare le portate originarie andrebbe realizzato ex novo.

Il Comune ha già richiesto il trasferimento del finanziamento della Protezione Civile per destinarlo alla manutenzione straordinaria del “Pozzo Castello” e per trivellare ulteriori pozzi in zone limitrofe, stante il fatto che sono già stati effettuati studi geologici. Sul punto si è in attesa delle autorizzazioni necessarie da parte della Cabina di regia per l’emergenza idrica della Regione Siciliana. Sono stati già appaltati ed eseguiti i lavori relativi alla ricerca perdite all’interno del centro abitato (finanziamento Pnrr) e sono in procinto di essere eseguiti i lavori di sostituzione della conduttura ammalorata nei tratti che vanno dalla sorgente “Catarineci” e “Fegottti” al serbatoio Comunale. Infine, dopo una serie di interlocuzioni con la Cabina di Regia e con Siciliacque il comune in via straordinaria ha ottenuto la possibilità di approvvigionarsi con risorse idriche potabili per mezzo di autobotti per circa 100.000 l/giorno. Ogni possibile ulteriore fonte di approvvigionamento è in fase di valutazione, il Comune continuerà la ricerca di soluzioni aggiuntive e sostenibili nel più breve tempo possibile.

La nota termina con il ringraziamento del sindaco ai dipendenti dell’Ufficio Tecnico, gli idraulici comunali Nino Gallina e Giuseppe Ciuro, nonché tutta la Giunta comunale. “Un ringraziamento particolare – dice il sindaco – va all’assessore Roberto Franco, al consigliere Gioacchino Duca, agli esperti del sindaco Carmela Palmeri, Carmelo Nasello. Si ringrazia altresì – conclude la nota – il geologo Salvatore Palmeri per il lavoro che sta svolgendo, a titolo gratuito, per la nostra comunità. Sappiamo che la situazione è difficile e chiediamo la vostra collaborazione per un utilizzo corretto e responsabile dell’acqua. L’impegno dell’amministrazione comunale e di coloro che hanno a cuore il nostro paese è massimo. Vi terremo aggiornati su ogni ulteriore sviluppo”.

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