Giorno 10 settembre all’ospedale Madonna dell’Alto di Petralia Sottana si è svolto un incontro a cui hanno partecipato il Direttore del nosocomio di Petralia Sottana, Francesca Caracci, il direttore del Distretto 35, Giuseppe Profeta, il responsabile del personale infermieristico, Vincenzo Occorso, i sindaci e gli assessori dei 9 comuni del Distretto sanitario delle Madonie.
L’occasione è stata utile per un confronto tra le parti sullo stato attuale della Sanità ospedaliera e territoriale. Nello specifico la priorità della parte politica è stata quella di capire l’andamento del reparto di Riabilitazione a seguito della scadenza della convenzione tra Asp e Giglio. La dottoressa Caracci ha affermato che sin da subito è stata riscontrata alta occupazione dei posti letto grazie alla professionalità dei professionisti e all’incremento di nuove risorse che hanno preso servizio a Petralia (sei fisiatri, quattro fisioterapisti e, da metà ottobre, anche un logopedista). Infatti sono partiti i lavori di ristrutturazione al terzo piano per ammodernamento e adeguamento del reparto al fine di aumentare i posti letto da 12 ad almeno 20. Confermata, per aumentare i servizi a favore dei bambini, l’apertura del punto di primo intervento pediatrico tutti i giorni dalle 10 alle 20.
Facendo seguito a incontri organizzativi e alle richieste dei rappresentanti del territorio, è stato implementato un percorso privilegiato per i pazienti traumatizzati che dal Pronto Soccorso hanno necessità di raggiungere l’ortopedia dell’ospedale Cimino. Il protocollo prevede di facilitare e snellire la presa in carico. Per i casi in cui non è necessario il ricovero, è stato implementato un percorso di consulenza online su immagini diagnostiche e invio di consulenza e prescrizioni.
È stato poi è attivato un progetto di servizio civile dal titolo ”informazione in circolo “. Il progetto ha l’obiettivo di assicurare la salute e il benessere per tutti e ad ogni fascia di età, riducendo le disuguaglianze. Gli otto operatori, fungendo da interfaccia tra il pubblico e gli operatori sanitari, forniscono informazioni sulle attività sanitarie, al fine di migliorare la conoscenza e l’accesso ai servizi assistenziali e sanitari presenti sul territorio, soprattutto per le fasce più deboli di popolazione (anziani, disabili). Inoltre partecipano alle attività rivolte al pubblico e aiutano nel primo contatto con l’utenza, fungendo da primo punto di accoglienza.
Durante l’incontro è stato poi preso l’impegno, di concerto con il direttore del Distretto 35, per programmare incontri periodici con i medici di base del territorio e per la condivisione di informazioni sulle attività sanitarie e socio sanitarie, affinché questi possano essere da ponte tra l’ospedale e il cittadino. Il dottore Profeta ha esposto invece la situazione dell’ospedale di comunità dicendo che la pianta organica è stata quasi completata e che si aspetta l’entrata a pieno regime del reparto. A seguito di queste comunicazioni i sindaci hanno chiesto se ci siano problemi di carenza di personale, soprattutto in riferimento ai medici del pronto soccorso poiché la convenzione con la società interinale è vicina alla conclusione. La dottoressa Caracci ha risposto di aver fatto richiesta per avere medici da poter impiegare nel reparto di Medicina Generale in modo da poter riassegnare i medici che prima erano al pronto soccorso a quel reparto e che nel frattempo si continuerà con le prestazione aggiuntive.
Alla fine della riunione i sindaci e gli assessori hanno accolto positivamente quanto si sta mettendo in campo, proponendo ulteriori spunti per potenziare l’ospedale e i servizi offerti. La questione più importante, che secondo la parte politica è da risolvere, è l’esigenza di trovare una Mission all’ospedale, ad esempio sulla riabilitazione di eccellenza, prima della definizione della nuova rete ospedaliera, in modo da poter pianificare in modo concreto il futuro del nosocomio. Per questo motivo sono pronti a collaborare attivamente e in sinergia con l’Asp e l’assessorato regionale e sperano che incontri come quello odierno possano essere ripetuti e cadenzati, nell’interesse del bene comune che è la sanità pubblica.