PALERMO (ITALPRESS) – Un presidio territoriale con compiti di monitoraggio e assistenza, per rimarcare una vicinanza sempre maggiore tra governo centrale e imprese locali. Questo il proposito della Casa del Made in Italy, inaugurata questa mattina in via De Gasperi, a Palermo, alla presenza del ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, del presidente della Regione, Renato Schifani, del sindaco di Palermo, Roberto Lagalla, e del prefetto di Palermo, Massimo Mariani.
Si tratta del secondo presidio del ministro in Sicilia dopo quello realizzato a Catania, nell’ambito del piano avviato con la Legge quadro del Made in Italy. Le sedi distaccate offrono informazioni e assistenza alle imprese in merito agli strumenti necessari per favorire gli investimenti e lo sviluppo delle tecnologie per le transizioni digitale e green; alle Case del Made in Italy sono inoltre delegati il monitoraggio delle politiche ministeriali a sostegno delle attività imprenditoriali e il supporto delle aziende nella tutela della proprietà industriale e rispetto all’approfondimento della normativa tecnica.
“La Casa del Made in Italy svolgerà un ruolo decisivo sia per l’informazione e il supporto che dobbiamo dare a imprese e sistema produttivo, sia per la raccolta di informazioni nel territorio per essere più consapevoli di come migliorare il contesto legislativo del nostro paese – afferma Urso -. Il suo ruolo sarà dunque quello di confronto, monitoraggio e assistenza: alla fine saranno 55 le Case del Made in Italy, con un processo riformatore molto importante e significativo. Questa riorganizzazione favorirà in modo deciso il sistema produttivo e l’efficienza dei territori”.
Plauso anche da parte di Schifani, il quale evidenzia come “il governo ha sempre agito nell’interesse della nostra terra per aiutarla a crescere, dal canto suo la la Regione ha stanziato 50 milioni di euro per la Blutec di Termini Imerese e 30 milioni per l’interporto: c’è un percorso di collaborazione e condivisione per la crescita di piccole-medie imprese, ma anche delle grandi. Gli indicatori economici lasciano ben sperare: il nostro lavoro va avanti senza passerelle, continueremo a guardare al mondo d’impresa con progetti di vario genere, senza attendere che i grandi gruppi imprenditoriali arrivino ma lavorando attivamente per farli venire qui”.
In merito alla coesione della coalizione di governo, il presidente della Regione sottolinea come “al di là delle diversificazioni su certi temi, come lo Ius Scholae, il centrodestra viaggia unito: dove non c’è accordo sono sicuro che si troverà una mediazione”.
Anche Lagalla rivolge il suo apprezzamento per la Casa del Made in Italy: “La crescita di Palermo non può prescindere dall’innovazione e dallo sviluppo d’impresa: è motivo di soddisfazione la realizzazione di un simile punto di riferimento, perchè rafforza il legame tra Comune e ministero. Un raccordo diretto con la pianificazione nazionale e i suoi programmi operativi non può che amplificare il lavoro che stiamo svolgendo e favorire la crescita di questo territorio”.
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