Acque del depuratore nell´area marina di Sferracavallo. Il sindaco: «Mai!»

Redazione

Palermo

Acque del depuratore nell´area marina di Sferracavallo. Il sindaco: «Mai!»
Incontro ieri mattina con il comitato scientifico Oikos ed un gruppo di cittadini per discutere sulla realizzazione della condotta sottomarina che dovrebbe scaricare a mare le acque trattate dal depuratore di Fondo Verde Giardini

18 Gennaio 2016 - 00:00

Si è svolto stamattina a Sferracavallo un incontro fra il Sindaco Leoluca Orlando, il Comitato tecnico scientifico di Oikos ed un gruppo di cittadini ed esperti interessati alla salvaguardia e alla tutela del mare di Sferracavallo e dell'area protetta. Oggetto dell'incontro, il progetto di realizzare una condotta sottomarina che scarichi nel
mare della riserva le acque trattate dal depuratore di Fondo Verde Giardini. Insieme al sindaco erano presenti gli assessori Agata Bazzi, Giuseppe Barbera e Tullio Giuffrè. Il Sindaco ha confermato la propria chiara posizione mirata alla tutela intransigente del mare, “una posizione – ha ricordato – che risale al 1997 e che non ho mai cambiato, a maggior ragione dopo le inaccettabili decisioni della Regione, del Cipe e della Provincia che vorrebbero realizzare l'impianto”. Orlando ha  sottolineato la “evidente contraddizione fra le norme dell'Unione Europea in materia di tutela ambientale e le posizioni del Ministero dell'Ambiente da un lato e le posizioni espresse dal Cipe dall'altro; una contraddizione ancora più evidente alla luce della possibile applicazione di sanzioni europee alla Regione e al Comune
per la mancata soluzione del problema fognario della città”.  “Una soluzione sostenibile per ambiente e cittadinanza – ha dichiarato il Sindaco – non può essere trovata nello scarico delle acque trattate all'interno di un'area marina protetta, ma andrà individuata, in tempi brevissimi e col supporto scientifico-tecnico delle Università
siciliane e dell'Amap, per essere presentata ai cittadini e quindi portata a Bruxelles con la richiesta di consentire da parte del Comune un percorso rispettoso di tutte le normative ambientali. Chiederemo alla Commissione Europea – ha concluso Orlando – di rispettare e anzi agevolare una progettualità condivisa con i cittadini e la comunità locale, sciogliendo le attuali contraddizioni frutto di scelte insostenibili, culturalmente arretrate e sterilmente punitive”.

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