Nasce l'asse Palermo-Strasburgo. Il presidente del Parlamento europeo Martin Schulz e il governatore siciliano Rosario Crocetta siglano un'intesa d'onore che ha al centro l'ultimo cruccio di colui che il politico tedesco, che ha fatto tappa nel capoluogo siciliano, ha chiamato “presidente rivoluzionario”: il blocco dei fondi europei, dopo che il commissario competente ne ha contestato la destinazione. Uno stop che riguarda, secondo l'assessore all'Economia Luca Bianchi, la programmazione precedente, Agenda 2000: oltre 600 milioni di euro. “Martin – ha detto Crocetta, intervenuto nella tarda serata di ieri a Palermo all'evento “La Sicilia e l'Europa” – noi stiamo facendo la rivoluzione, ma se l'Europa ci continua a guardare con i parametri del burocratese, lo sviluppo non parte”. “L'Europa vi deve aiutare”, è stata la risposta del suo interlocutore. La Regione ha inviato una documentazione che verifica la correttezza delle procedure, con l'obiettivo di sventare il pericolo. Il blocco non riguarderebbe, invece, la programmazione del 2007-2013, sulla quale esisterebbe con il ministero dello Sviluppo economico, secondo Palazzo d'Orleans, pieno consenso sul piano di azione e coesione. Schulz ha poi concluso: “L'Europa non può lasciare la Sicilia solo davanti ai suoi drammi. Siete un risorsa e l'Europa vi deve aiutare. Occorre difendere i fondi per la coesione e la cooperazione che alcuni governi vorrebbero tagliare con l'accetta”. E servono più controlli, avverte il presidente dell'Europarlamento: “Mai più un centesimo dei fondi europei deve finire nelle mani della mafia”.