Il 10 febbraio al Teatro Grifeo di Petralia Sottana, prenderà il via la stagione nuova teatrale “SottoCielo secondo movimento_Aria”. Il primo movimento, l’anno precedente, era stato “Radici primo movimento_Terra”. La stagione, infatti, si inspira ai quattro elementi: terra, aria, acqua e fuoco, e fa parte di un più ampio progetto di valorizzazione del territorio Madonita. Ne parliamo con Santi Cicardo che, con Leonardo Bruno, firma la direzione artistica del cartellone
Perché SottoCielo?
“Per due ragioni. La prima è perché il titolo SottoCielo ci faceva pensare alle conserve sottovuoto, ai sapori di questi luoghi, in passato accuratamente conservati nei barattoli, e poi aperti, successivamente, per piccoli momenti di gusto e felicità. Ecco la stessa cosa vorremmo fare sul piano culturale: consentire l’apertura di piccoli momenti di nutrimento per l’animo, ma anche di cura del territorio, di valorizzazione e di speranza. La seconda è perché mettiamo la nostra stagione sotto la “protezione” del femminile, l’altra metà del cielo come recita il proverbio, attraverso spettacoli direttamente ingaggiati sulle questioni relative alla violenza di genere ”.
Una mission specifica, la valorizzazione e la cura culturale del territorio, penso al recente progetto “Pane e pietre” e al suo ottimo riscontro.
“Si, in questo senso la stagione può intendersi come è un’azione di un più ampio progetto di cura culturale del territorio. E anche di apertura dal suo sottovuoto, per così dire.
Il periodo per le aree interne, in effetti, è piuttosto duro, l’isolamento, lo spopolamento massiccio, il ritorno in alcuni paesi delle inter-classi alle elementari, generano comprensibilmente una depressione non solo sul piano economico ma anche su quello esistenziale, bisogna essere coraggiosi a investire qui
“Esatto. Noi che prepariamo una stagione teatrale in montagna lo sappiamo bene, sappiamo quanto può essere difficile. Eppure crediamo nella possibilità di aprire questo piccolo eco-sistema, queste comunità SottoCielo, appunto, bellissime ma per certi versi chiuse, alla fiducia nelle connessioni possibili, alle prospettive, alle visioni.
Costruire connessioni quindi
“Si, e siamo molto felici che gli tutti artisti che abbiamo contattato, abbiano risposto con entusiasmo e generosità, ricambiando il nostro invito con affetto. Penso a Enrico Lo Verso, a Peppe Servillo, a Paolo Briguglia, Filippo Luna e Cinzia Maccagnano, ma anche alle compagnie OfficineTeatrali quintArmata, Casa Teatro, Compagnia dell’Arpa, Compagnia Nuova Palermo con cui da anni, attraverso la Rete Latitudini, condividiamo un progetto comune di diffusione della cultura teatrale. Agli artisti inoltre, si è subito aggiunto l’impegno dell’intera comunità. Quest’anno, infatti, oltre al sostegno finanziario del comune di Petralia Sottana e della BCC Madonie, alla testimonianza diretta di stima del sindaco Pietro Polito e della sua Giunta Comunale, abbiamo avuto il piacere di giovarci della collaborazione di alcune associazioni locali come la Fidapa Madonie, il Lions Club Madonie l’Auser di Petralia Sottana e il gruppo informale delle Nimule. In ringraziamento particolare va a Gigi Spedale e alla Rete Latitudini per il supporto essenziale.
Un aspetto molto importante la capacità di fare rete
“Si, sempre e ovunque. Nei nostri luoghi oltremodo essenziale . E speriamo di poterla fare crescere questa rete, con altre connessioni e interazioni pubbliche e private”
Cosa dovranno aspettarsi gli spettatori?
“Più che mai qui, in montagna, mi piace chiamarli spetAttori, cioè protagonisti del teatro. È sempre così, il teatro vuole sempre sentire il suo pubblico, vive della sinergia tra palco e pubblico, vive di quel darsi reciproco, che è la magia del teatro, di quella sera e mai più. E qui, particolarmente, lo spetAttore fa qualcosa in più: diventa protagonista non solo di quella sera, di quello spettacolo, della sinergia con quegli attori, ma del più invisibile, lo chiamerei ancora “spettacolo”, di cura della comunità”.
Interessante, una questione quasi politica. E di quale percorso saranno protagonisti questi spettAttori?
“La stagione propone 9 spettacoli più uno, e li articola attraverso un viaggio che saprà essere un bel mix tra leggerezza, perché la leggerezza come ci ricorda il buon Calvino non è superficialità, ma un modo di vedere la realtà, di intenderla, di planare sulle cose dall’alto senza macigni sul cuore e aspetti più abrasivi, come quelle appunto legate alla violenza di genere cui facevo cenno.
Gli spettacoli sono acquistabili in abbonamento, il cui costo è di 90 euro e di 75 per gli studenti. o singolarmente e, in questo caso, hanno un costo leggermente superiore: “Abbiamo fatto un miracolo, conclude Santi Cicardo, a tenere 9 spettacoli a 90 euro e per incoraggiare i giovani a seguire il teatro, un miracolo e qualcosa. Ma volevamo e vogliamo far passare un messaggio preciso, ossia che la comunità di “SottoCielo secondo movimento _Aria”, la comunità del Teatro Grifeo è la comunità che resta, vive e partecipa, quindi niente scuse: Siateci”.