Si è tenuta stamattina, nelle campagne sopra Cefalù ferite dai roghi dello scorso settembre, l’iniziativa “Nuovi Semi di Vita. La rinascita è davvero possibile“. L’appuntamento è stato fortemente voluto dal Vescovo di Cefalù, monsignor Giuseppe Marciante e ha visto la presenza dei sindaci e delle amministrazione dei comuni del comprensorio, delle autorità militari e delle forze di polizia, di una rappresentanza degli studenti, delle associazioni e delle consulte giovanili, delle associazioni di protezione civile, dei vigili del fuoco e del Corpo forestale. Un momento che, insieme alla manifestazione a favore dell’Ospedale di Petralia Sottana dello scorso novembre (leggi questo articolo), “segna la rinascita del territorio” che ha sete di partecipazione. “Questi sono segni nuovi di partecipazione alla vita sociale del territorio. Sento e leggo la voglia di partecipare delle persone” ha affermato il vescovo Marciante nel suo intervento.
L’invito da parte dei sindaci e dei presenti è quello “restare uniti” e, seguendo l’invito del vescovo di Cefalù nel suo recente messaggio, passare dalle parole all’impegno, dalla disperazione alla rinascita coinvolgendo tutte le forze in campo ma soprattutto puntando sulle nuove generazioni. “Dobbiamo passare dall’assenza – di elementi essenziali della sanità, di futuro giovanile, di lavoro, di servizi – alla presenza. La nostra deve essere una cittadinanza attiva, presente e diventare protagonista del futuro, della rinascita”. Quello di stamattina è stato un momento fortemente simbolico, un nuovo inizio. Il segno della rinascita è stata la quercia piantata utilizzando la terra ferita dagli incendi proveniente dai comuni di tutto il territorio, così come gli alberi di ulivo e di querce e i semi donati a tutti i presenti.