“La tela di comunità”: l’opera di Igor Scalisi Palminteri coinvolge 11 comuni

Redazione

Cronaca - Madonie Cultura Accessibile

“La tela di comunità”: l’opera di Igor Scalisi Palminteri coinvolge 11 comuni
L'opera diventerà una tela itinerante degli undici borghi madoniti coinvolti nel progetto del ministero

29 Settembre 2023 - 12:14

Ci sarà anche la firma dell’artista Igor Scalisi Palminteri nel progetto Madonie Cultura Accessibile. L’iniziativa vuole promuovere le bellezze artistiche e culturali degli undici borghi che hanno aderito: Campofelice di Roccella, Castelbuono, Castellana Sicula, Collesano, Geraci Siculo, Petralia Soprana, Petralia Sottana, San Mauro Castelverde, Sclafani Bagni, Valledolmo, Vallelunga Pratameno. L’artista, dunque, sarà coprotagonista della parte finale del progetto e realizzerà una tela lunga 22 metri e larga 2. Ma non sarà solo a dipingerla: “L’idea è quella di poterla dipingere con un’azione di pittura comunitaria. Una “tela di comunità” itinerante che attraverserà e “ri-cucirà” insieme gli 11 Comuni coinvolti nel progetto. Ad ogni tappa i partecipanti al laboratorio dipingeranno la tela che sarà posizionata a terra in un luogo adeguato e possibilmente all’aperto, tempo permettendo. Tappa dopo tappa, pittura dopo pittura si avrà alla fine una sovrapposizione di segni colori immagini che sarà la summa di ciò che ogni singolo partecipante avrà espresso attraverso il linguaggio della pittura. Successivamente la lunga tela sarà tagliata in 11 porzioni e ogni singolo pezzo sarà intelaiato, così ogni Comune avrà la sua tela che è parte di una tela più grande. E tutte saranno parti di quel genius loci recuperato all’oblio! Al laboratorio si auspica partecipino soggetti con abilità diverse formando gruppi eterogenei, di diversa età, abilità e genere. Si comincia il 2 ottobre mattina con gli appuntamenti a Petralia Soprana presso il cortile della scuola e nel pomeriggio a Geraci Siculo in piazza del Popolo; il 3 ci si sposta a Petralia Sottana in piazza Duomo e nel pomeriggio appuntamento presso la casa di riposo San Giuseppe di Castellana Sicula; a Vallelunga Pratameno l’artista arriverà il 4 ottobre mattino, presso l’aula polifunzionale di piazza Europa, mentre nel pomeriggio sarà a Valledolmo, al centro Giovani di via Sicilia; il 5 ottobre mattino a Collesano all’area campetti e nel pomeriggio in piazza Piersanti Mattarella a Sclafani Bagni; il 6 ottobre Campofelice di Roccella è il borgo protagonista dell’evento mattutino che si terrà al centro sociale, mentre il pomeriggio l’appuntamento è a San Mauro Castelverde al chiostro di San Francesco. Castelbuono ospiterà l’evento finale con una data da definirsi. Alle attività di pittura parteciperanno anche persone con bisogni speciali a cui il progetto si rivolge.

Il progetto Madonie Cultura Accessibile
L’opera di Scalisi Palminteri contribuirà certamente a creare quella “brand identity” che è il focus di Madonie Cultura Accessibile che intende iniziare la riqualificazione di questa specifica area del palermitano in grado di offrire al turista o visitatore e ai residenti, una esperienza unica da ricordare e condividere. Il progetto, da un lato vuole contribuire alla diffusione della conoscenza e alla fruizione del patrimonio culturale – materiale e immateriale – naturale, ambientale delle Madonie, avendo come target specifico le persone con disabilità o diversabilità, attraverso la creazione di servizi e sistemi innovativi e l’utilizzo di tecnologie avanzate; dall’altro lato, intende supportare lo sviluppo di prodotti e servizi complementari alla valorizzazione degli attrattori culturali della zona. Il territorio madonita possiede rilevanti attrattori culturali ed è capace di un grande senso di accoglienza e ospitalità. Un luogo autentico, con un’armonica combinazione di tradizione e innovazione, tra storia e futuro, che vuole scommettere sulla qualità della vita e sulla sostenibilità. Un patrimonio culturale, dunque, accessibile a tutti. E per tutto l’anno. Un patrimonio culturale, dunque, accessibile a tutti. E per tutto l’anno. Saranno realizzate delle “mappe di comunità” in cui il visitatore potrà avere contezza dello straordinario patrimonio di saperi percepito e segnalato dalle comunità residenti. E nei percorsi turistici, particolare attenzione sarà data al confronto con le disabilità, per favorire e ampliare la platea dei fruitori. L’accessibilità, ossia l’assenza di barriere architettoniche, cognitivo-relazionali e sensoriali, è la condizione indispensabile per consentire la fruizione del patrimonio turistico italiano. In termini semplici ciò significa rispondere a richieste diffuse e offrire servizi basilari adeguati a tutti, quali ad esempio: la raggiungibilità del luogo, la presenza di percorsi senza ostacoli e senza barriere architettoniche, l’inserimento di luoghi dove potersi sedere lungo il percorso, una buona segnaletica e ben evidenziata. Previste anche audio-guide in LIS e apparati didascalici per i non vedenti e gli ipovedenti, guide “Easy to read”, ossia con l’utilizzo di un linguaggio semplificato per le persone con disabilità cognitivo-relazionale.

L’artista
Igor Scalisi Palminteri è nato a Palermo nel 1973. Diplomato in Pittura all’Accademia di Belle Arti di Palermo, ha esposto in numerose mostre personali e collettive, in Italia e all’estero. Dopo le prime mostre ha deciso di assumere il cognome della madre, scomparsa prematuramente. Elemento costante in tutta la sua produzione è quello della sacralità e dei santi. Un senso riveduto, distorto e persino ambiguo del sacro è onnipresente nella poetica dell’artista. Se da un lato rappresenta i santi come semplici esseri umani, dall’altro si riappropria di alcune icone, rielaborandole senza mai privarle della loro sacralità, ma utilizzandole come punto di partenza per un’indagine sulla natura umana e la sua identità. Ha animato diversi laboratori di arti visive rivolti a bambine, bambini, ragazze e ragazzi, spesso a rischio di esclusione sociale, collaborando con Istituti Scolastici e con i servizi sociali (Ussm). Dal 2018 sceglie di dedicarsi quasi esclusivamente agli interventi per strada, dove opera dialogando con gli abitanti e cercando di diffondere attraverso l’arte un senso di comunità e di cura. Le sue opere hanno un valore che va oltre l’estetica, e diventano a volte patrimonio dei luoghi in cui si trovano. Importanti interventi come “La Santa Morte”, “San Benedetto il Moro”, “Viva Santa Rosalia” vengono realizzati nel corso di quest’anno. Sempre nel 2018 cura il progetto “Cartoline da Ballarò” che prevede la realizzazione di 5 muri dipinti da Andrea Buglisi (co-curatore), Alessandro Bazan, Fulvio Di Piazza e Crazyone. Il progetto ha una forte risonanza e un impatto intenso sul paesaggio urbano. Dal 2022 Netflix trasmette in 30 paesi il documentario Prospettiva Ballarò, a firma di Cuccia e Bellìa, che racconta i 5 interventi pittorici all’interno del quartiere che ruota intorno al mercato di Ballarò. Nel 2019 realizza “Sangu e latti” su un prospetto del quartiere Sperone di Palermo, iniziando così un percorso insieme alle realtà locali. Nel 2021 sarà così uno dei co-ideatori di “Sperone167” insieme all’artista Chekos e Danilo Alongi di Afea Art & Rooms: dall’incontro con gli abitanti del luogo, le associazioni, le scuole e innumerevoli professioniste e professionisti nasce un’alleanza creativa che ha come motore l’arte urbana. Del 2022 l’uscita del documentario Il Gabbiano più inutile del mondo attraverso il quale il regista Giuseppe Lanno racconta la sua storia, i suoi interventi nei quartieri ad alto rischio di esclusione sociale, i luoghi del suo quotidiano, il suo studio. Dal 2018 collabora con lo studio di architettura AM3 per la realizzazione di una nuova chiesa nell’Arcidiocesi di Agrigento. La Chiesa del Cuore Immacolato di Maria è stata consacrata nel Novembre 2022; per questo progetto, Igor ha disegnato e realizzato gli arredi sacri, i poli liturgici e tutte le opere d’arte.

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