Dal 19 al 27 agosto, ad Alimena, presso il Circolo dei Civili, col patrocinio del Comune, si è tenuta la mostra pittorica Trovare il demone di Giuseppe Genduso, giovane artista alimenese, classe 1996, laureato all’Accademia delle Belle Arti di Catania e di Palermo, oggi docente di Storia dell’Arte al Liceo. L’artista guida il visitatore all’interno della mostra, consigliando di scegliere un lato da cui partire con la fruizione delle opere, inferno o paradiso, buio o luce, vita o morte, che poi in fondo sono un tutt’uno. È un viaggio dentro la personalità dell’uomo e dell’artista. Egli rappresenta se stesso in vari modi: lo urla, lo libera dal male e gioca col suo stesso Genio, con l’Arte e coi grandi Artisti, suoi pari, che lo hanno preceduto e hanno segnato il cammino dell’Arte. Un percorso dentro la bellezza, attraversando il male, l’angoscia e superando la morte. È il viaggio di chi trova il suo demone, lo vive e lo asseconda, accettando e superando le prove che la vita offre e impone a tutti, artisti e non.
L’artista ha sicuramente una carta in più nel potere affrontare il male e la solitudine che in fondo è nella condizione umana, offrendo la sua carta anche a chi artista non è, respirando l’arte e fruendo della bellezza prodotta. Pertanto, si sente forte il valore dell’arte quale collante di solidarietà, amicizia, forza e antidoto contro il male, per superarlo e sconfiggerlo senza paura. Queste le sue parole: “La mostra nasce come un invito ad entrare, all’interno di una sala adornata da tanti dipinti, presenze, rappresentazioni tutte diverse tra loro, è come una sfida a trovare il demone. Ma il concept della mostra va ancora più in fondo e cerca di far riflettere su se stessi. Aristotele diceva che lo scopo della vita è la felicità. Felicità in greco si chiama “eudaimonia” Eu vuol dire buono e daimon vuol dire demone. Quindi l’eudaimonia è la buona riuscita del proprio demone. Cosa vuoi fare nella vita? Cosa ti spinge a fare quello che ti piace? Hai trovato il tuo demone? Ciascuno di noi ha dentro questo demone e per trovarlo, scoprirlo e capirlo bisogna prima conoscere se stessi. Per essere felici”.
Trentasei dipinti, ritratti, autoritratti, volti della letteratura da Kafka a Pasolini, dell’Arte, Leonardo e Van Gogh, volti di donne, colori accesi, scuri e parecchi disegni a matita, per descrivere l’animo umano e i momenti della vita. Oltre a fruire delle opere pittoriche, il visitatore ha potuto vedere, all’interno della sala, un cortometraggio animato, The red painter, la storia di un artista di poco conto alla ricerca di un rosso perfetto, realizzato da Genduso per la tesi Magistrale, che chi vuole potrà vedere sul canale youtube dell’artista, realizzato con mille disegni. Ecco cosa dice l’artista, a proposito della passione per l’animazione: “Fin da piccolo sono cresciuto a latte e cartoni animati, perciò anche se inconsciamente, ho sempre avuto un rapporto con elementi che possiamo definire artistici, con disegni e con scenari colorati ed in qualche modo surreali. Negli anni dell’adolescenza ho iniziato a disegnare, quasi per gioco, per conquistare una ragazza. Ovviamente senza risultati, ma con il passare del tempo, disegnare è diventato sempre di più il mio passatempo e il mio rifugio. Mi sono appassionato al mondo dell’animazione, del fumetto e dell’arte in generale, soprattutto della pittura. Disegnare e dipingere è un mezzo che mi permette di esternare ciò che sento, di liberarmi da tutto ciò che mi fa stare male e talvolta consolidare ciò che mi fa stare bene. È la mia cura”.