Dopo le interviste ai primi cittadini delle Petralie, Gangi, Polizzi Generosa, Blufi e Bompietro riparte la nostra rubrica “Quattro chiacchere con…” e lo fa proprio da Alimena. Abbiamo volutamente rimandato la nostra chiacchierata proprio per non interferire con la campagna elettorale e per dar spazio all’amministrazione comunale di svolgere i primi obblighi di insediamento.
Giuseppe Scrivano circa due mesi fa è stato rieletto sindaco di Alimena per la quinta volta, un legame speciale con i suoi cittadini.
“Certo, un legame che dura da trent’anni e che si consolida sempre di più. Dopo le elezioni sento come rafforzata la fiducia dei miei elettori ma in particolare quella del mio paese, è una sensazione stupenda. Ho tanti stimoli e siamo pronti ancora una volta a lavorare e stupire”.
Cosa risponde a chi negli anni ha aspramente criticato il suo operato?
“E’ la politica. E’ chiaro che chi si contrappone in una normale dialettica può non essere d’accordo con delle scelte. A me interessa il rapporto con i miei cittadini e lavorare per il bene di Alimena”.
Dopo la vittoria nell’ultima tornata elettorale ha dichiarato ai nostri microfoni di essere disponibile ad ascoltare eventuali proposte dell’opposizione. Quali sono i rapporti ad oggi?
“Abbiamo fatto 2/3 consigli, c’è stata una dichiarazione di collaborazione che però va verificata nei fatti. Nella sostanza, subito dopo le elezioni, chi esce sconfitto non è molto rilassato. Aspettiamo”.
In circa dieci anni Alimena ha perso circa 500 abitanti, un dato direi abbastanza preoccupante.
“Un dato negativo che non può farci stare sereni, la politica regionale e nazionale deve porsi qualche domanda. Sanità, occupazione, viabilità: se non si lavora in queste direzioni non possiamo pensare di contrastare il fenomeno dello spopolamento delle nostre aree interne. Un singolo comune non ha i mezzi necessari per provare a fermare questo esodo di massa. Naturalmente la politica comprensoriale deve avere la forza di incidere in maniera forte sulle strategie”.
Lei crede nell’Unione dei Comuni?
“Si, credo fermamente nell’Unione. Si tratta di un ente autorevole che ha la capacità di poter risollevare le sorti di un territorio abbastanza martoriato. C’è molto da lavorare”.
Avete in atto a livello comunale dei progetti che riescano a coinvolgere i giovani cercando quantomeno di contenere il fenomeno dello spopolamento?
“Si, stiamo lavorando molto su questa strada”.
Non vuole svelarci niente?
“Al momento no. Ne riparleremo quando tutto ciò diventerà realtà, abbiamo tanti progetti interessanti”.
Pnrr? La Gangi-Alimena si farà?
“Asse viario fondamentale per imprese e cittadini. Partirà immediatamente un primo progetto da 800 mila euro e nei prossimi anni contiamo di realizzare il tratto che interessa il nostro comune. Pare che il comune di Gangi, invece, abbia destinato le risorse altrove, hanno manifestato interesse a parole, ma non nei fatti”.
Un sogno nel cassetto per la sua Alimena del futuro?
“Alimena avrà una propria mensa scolastica, abbiamo ricevuto il via libera proprio in questi giorni. Una notizia davvero splendida. Il sogno principale è quello di migliorare la viabilità, soprattutto per quanto riguarda il collegamento con l’autostrada. Abbiamo le migliori aziende agricole del Sud e dobbiamo assolutamente tutelare i nostri imprenditori aumentando i giri del motore”.