Brutto episodio la settimana scorsa nei pressi dei locali che ospitano l’ufficio dei servizi sociali del Comune di Cerda. Un uomo M.D.G., già noto alle forze dell’ordine per episodi di violenza consumati dentro le mura domestiche, si è reso protagonista di un’aggressione, con minacce di morte, ai danni di Emanuele Zammito, assistente sociale in servizio presso il Comune di Cerda. L’aggressione è culminata con un pugno sferrato in pieno volto, causando all’assistente sociale lesioni guaribili in 10 giorni, secondo quanto recita il referto rilasciato dall’Ospedale di Termini Imerese, presso il quale Zammito è stato trasferito in ambulanza subito dopo l’episodio violento.
L’aggressore, dopo aver sferrato il pugno, si è dato alla fuga ma è stato velocemente individuato dai carabinieri e condotto agli arresti domiciliari, in attesa del processo che si terrà il prossimo 26 giugno. A scatenare la violenza dell’uomo, con ogni probabilità, il rifiuto, da parte di Zammito, di rivelare la sede della struttura ad indirizzo segreto dove alloggiano i familiari dell’aggressore, a loro volta vittime di diversi episodi violenti perpetrati dal loro congiunto. Località che, ovviamente – ha precisato Zammito in una intervista rilasciata al Giornale di Sicilia, non è stata assolutamente rivelata