L’ingresso dei nuovi comuni nell’Unione delle Madonie: “Rischio torre di Babele”

Redazione

Cronaca - Il dibattito

L’ingresso dei nuovi comuni nell’Unione delle Madonie: “Rischio torre di Babele”
Per la Costituente per le Madonie e l’Imera sarà difficile tenere attorno a un tavolo i rappresentanti di 26 comuni

16 Aprile 2023 - 11:22

La Costituente per le Madonie e l’Imera guarda con perplessità all’allargamento dell’Unione dei Comuni “Madonie” che, dopo la seduta di Consiglio del 13 aprile, ha deliberato l’ingresso di altri 8 comuni (leggi questo articolo). Il rischio? Tenere intorno ad un tavolo 26 comuni con territori spesso lontani e diversi per economia ed aspirazioni di sviluppo. Lo dicono dalla Costituente per le Madonie e l’Imera secondo cui l’Unione “avrebbe dovuto prima strutturarsi meglio, darsi un’identità riconoscibile dai cittadini e delle funzioni coordinate per ottimizzare quello che i comuni facevano (e continuano a fare) senza gestire dei servizi in comune”.

Un trasferimento di funzioni dai Comuni all’Unione che non è mai avvenuto, ma che secondo la Costituente mira solo ad ottenere fondi Snai, “obiettivo che certamente non va trascurato, ma che non può diventare il perno di una comunità tanto estesa”. I problemi erano già emersi con l’Unione a 18 comuni, ad esempio con le difficoltà di raggiungere il numero legale ai Consigli dell’Unione anche in videoconferenza. E anche in questo caso la situazione non è stata migliore: l’ingresso degli altri comuni è stato approvato con una trentina di voti (poco più della metà più uno della totalità dei 54 consiglieri), con l’astensione di Anna Maria Cangelosi (consigliere di minoranza a Castelbuono) e il voto contrario di Gianpiero Caldarella (consigliere di minoranza a Isnello), entrambi aderenti alla Costituente per le Madonie e l’Imera. I due hanno spiegato di non essere, in linea di principio, contrari all’ingresso dei nuovi comuni. Hanno però sottolineato la difficoltà di gestire un’unione così grande, probabilmente la più grande d’Italia, con territori tra loro lontani e spesso semisconosciuti agli stessi consiglieri che dovrebbero deliberare sulla vita di quei territori. Ma chi ha proposto l’allargamento, ha spiegato che tutto nasce dalla Regione siciliana che ha riperimetrato le aree interne e in cambio l’Unione ha chiesto di poter diventare ente intermedio, cioè in grado di gestire direttamente i finanziamenti della nuova Snai 2021-27. “Ad oggi si tratta di una mera intesa verbale – dicono dalla Costituente –  L’unica certezza sono gli annunci che si susseguono in ordine alla nuova istituzione delle Province e chissà che questo non metta tutto in discussione”.

Nel Consiglio si è parlato anche del Regolamento per il funzionamento del Consiglio dell’Unione e delle Commissioni Consiliari e si è approvata “la Disciplina delle modalità di svolgimento delle sedute in modalità telematica”, che non esisteva ancora.
La discussione su questo regolamento è stata lunga ed articolata e alla fine, grazie ad una serie di emendamenti approvati, tre dei quali dei consiglieri Cangelosi e Caldarella, lo si è migliorato favorendo la trasparenza, la partecipazione e l’accessibilità da parte dei cittadini. Grazie agli emendamenti, infatti, l’ente si doterà di piattaforme informatiche o software per assicurare la segretezza del voto, ove necessaria, durante le sedute a distanza; le registrazioni delle sedute saranno messe a disposizione dei consiglieri; ma soprattutto tutte le sedute, sia quelle in presenza che quelle a distanza, saranno rese pubbliche anche mediante trasmissione streaming, previa approvazione di apposito regolamento. Purtroppo invece bocciato a maggioranza un emendamento del consigliere di minoranza consiliare di Petralia Soprana, Agnello, che chiedeva l’utilizzo di una piattaforma informatica dell’ente e non di Sosvima e un emendamento del consigliere di minoranza consiliare di Bompietro, Peppino Sabatino, tendente a far svolgere in presenza almeno le sedute più importanti, come quelle sul bilancio e sui regolamenti.

Altre notizie su madoniepress

Autorizzazione del Tribunale di Termini Imerese N. 239/2013

Direttore Responsabile Giorgio Vaiana

Condirettore Responsabile Michele Ferraro

redazione@madoniepress.it