Alla fine di una stagione trionfale, abbiamo provato a dare i voti ai giocatori del Geraci che sono riusciti nell’impresa della promozione in Eccellenza. Una stagione da incorniciare e la prossima, da vivere tutta d’un fiato.
DE MIERE voto 9.5: uomo spogliatoio granata, salta due partite per squalifica e al rientro maestro Mirto lo spedisce in panchina nel derby, manco fosse Van der Sar in versione juventina. Miracoli su miracoli per tutta la stagione, il carro armato granata deve anche a Mirko l’inarrestabile marcia. TURLUPINATO. Anzi no, TRATTORE.
PETRUZZI voto 9: nulla a che vedere con il “Peruzzone” che negli anni ’90 difendeva i pali della porta della Juventus, Nicolas Gaston è comunque un bel “cinghialone”. Non ditelo ai cugini della Supergiovane, che lo ricorderanno per i due rigori parati nel derby. PREDESTINATO
BAKARY voto 8,5: arrivato dalla Leonfortese, il classe 1998, inizialmente acquistato per centrocampista, viene adattato a centrale difensivo. Risulterà il pilastro della retroguardia geracese. L’OMBRA DEL VESUVIO
CHIAZZESE voto 8,5: capitano e simbolo della squadra, il veterano “Saridduzzu” si conferma uomo chiave del gruppo. TRASCINATORE
LA MATTINA voto 8: arrivato dalla Parmonval nella sessione invernale di mercato, va a coprire la partenza di Pecoraro aggiungendo alla squadra grinta ed esperienza. RAMBO
ALBANESE voto 8: giovane madonita su cui il Geraci ha puntato forte, si dimostra un valido elemento con grandi potenzialità. SEGNALI DAL FUTURO
COCO voto 8,5: baby prodigio geracese, il classe 2006 è autore di due capolavori da esporre al “Louvre” di Parigi. Anche per lui un futuro brillante. SUPERLATIVO
VILLAR voto 8: metronomo del centrocampo e giocatore chiave. GUIDA
GONZALEZ voto 8: grinta, qualità e abnegazione. CIBERNETICO
VELARDI voto 10: ormai diventato il signor “Granata”, dimostra che nel calcio non esistono categorie, ma solo grandi campioni. 16 gol e tanto cuore. Giù il cappello! SUPERMAN
MARRONE voto 10: è la mina dell’attacco granata, pronta ad esplodere in qualsiasi momento. Venti reti nella competizione e capocannoniere del torneo. Come direbbe il compianto Boskov: “Marrone è come cervo che esce di foresta”. SPIETATO
SERIO voto 11: la domanda è: se dei gol così li avesse fatti Messi, Zidane o Maradona, per quanti anni li avremmo visti in televisione? Assoluto dominatore della scena, una stagione così è da far vedere nelle più arcaiche scuole calcio di Rosario (Argentina). Uno dei tanti ragazzi di classe sopraffina che calcano i campi di provincia italiani, con la sola colpa di essere nati in Sicilia e non in Brasile (o in Argentina appunto), e di chiamarsi Serio e non Serinho. Dopo 30 primavere sul gobbone, il “sommelier” granata illumina e conquista la platea trasformando l’acqua in vino manco fosse Gesù di Nazareth alle nozze di Cana. Il “diez” alza il remo quando mister Mirto gli affida il compito di traghettare le anime delle aquile oltre il fiume Promozione. “Lasciate ogni speranza, voi ch’intrate. I’ vegno per menarvi a l’altra riva ne le tenebre etterne”. CARONTE
MIRTO voto 10: Possiede la chiave per aprire i cuori dei tifosi granata e la mente dei suoi calciatori. L’artefice della cavalcata porta un cognome ed un nome: Mirto Gaetano da Randazzo. GURU
Cigno, Lepre, Ferrera, Speranza, Galletto, Pisacreta, Keita, Malang, Issouf, Valor voto 8: pedine fondamentali dello scacchiere di Mirto. FAGIOLI DI BALZAR