Elezioni provinciali, trionfano i madoniti Lapunzina e Conti: i nomi dei 18 eletti

Fabio Di Gangi

Cronaca - I dati

Elezioni provinciali, trionfano i madoniti Lapunzina e Conti: i nomi dei 18 eletti
Il responso delle urne, ha incoronato i due protagonisti di Partito Democratico e Fratelli d’Italia

29 Aprile 2025 - 11:04

I madoniti Rosario Lapunzina e Angelo Conti, rispettivamente vice sindaco di Cefalù e primo cittadino di Valledolmo, siederanno tra gli scranni del Consiglio Metropolitano. A Palazzo Comitini, si sono concluse le operazioni di spoglio. Il responso delle urne, ha incoronato anche i due protagonisti di Partito Democratico e Fratelli d’Italia.

Sono 18 gli eletti, decisi con un sistema elettorale proporzionale basato sul metodo D’Hondt. Il maggior numero di seggi, ripartiti in base ad un sistema che considera la percentuale ottenuta da ogni singola lista, il numero di liste presentate dalla coalizione e i relativi resti, è stato conquistato da Forza Italia. Una tornata che passerà alla storia per il peso decisivo del voto ponderato, a dieci anni di distanza dall’abolizione delle province, marchiata dalla legge Delrio. Ogni votante, infatti, ha avuto un’incidenza differente in base alla fascia di affiliazione, determinata dal numero di abitanti rappresentati dall’amministrazione d’appartenenza. Ricordiamo che, ad esprimersi, sono stati i sindaci e i consiglieri dei vari comuni della provincia.

Tripudio azzurro, dunque, con ben 5 consiglieri eletti: Claudio Armetta (consigliere comunale di Carini), Vito Rizzo (sindaco di Balestrate), Catia Meli (consigliere comunale di Palermo), Pasquale Terrani (consigliere comunale di Palermo) e Gianluca Inzerillo (consigliere comunale di Palermo). Tre i seggi per Fratelli d’Italia. Medaglia d’oro per il primo cittadino tricolore di Ficarazzi, Francesco Martorana. A completare il podio, Angelo Conti e Vanessa Costantino (consigliere comunale di Partinico). “Soddisfazione immensa – ha commentato il primo cittadino di Valledolmo – desidero ringraziare coloro che mi hanno sostenuto e l’intero partito. Dispiace che non sia stata data la possibilità del voto a tutto l’elettorato attivo. Mi metterò al servizio del territorio metropolitano con la determinazione e l’entusiasmo che mi appartengono, consapevole delle legittime aspettative che ruotano attorno alla politica provinciale, assente da diverso tempo”.

Cala il tris anche il Partito Democratico: Rosario Lapunzina, Giovi Monteleone (sindaco di Carini) e Maurizio Costanza (consigliere comunale di San Giuseppe Jato) condurranno la linea politica del raggruppamento “schleiniano”. “Assumo questo incarico con responsabilità e massimo impegno – sottolinea il vice sindaco del borgo normanno – con l’obiettivo di elevare la qualità dei servizi, sostenere lo sviluppo del territorio e tutelare i diritti di tutte le comunità locali. Ringrazio i sindaci e i consiglieri per la fiducia che mi hanno accordato. Assicuro fin da ora ascolto, presenza e determinazione al servizio della nostra comunità”. Stesso risultato per la Democrazia Cristiana. Tra gli alfieri eletti, spiccano i nomi di Luciano Marino (sindaco di Lercara Friddi), Flavio Pillitteri (consigliere comunale di Monreale) e Giuseppe Tripoli (consigliere comunale di Santa Flavia).

Flop per il movimento del sindaco metropolitano “Lavoriamo per Palermo” con un solo seggio conquistato da Dario Chinnici (consigliere comunale di Palermo). Stessa sorte per il “Carroccio”: eletto il primo cittadino di Casteldaccia, Giovanni Di Giacinto. Tra il primo dei non eletti della Lega, Giuseppe Scrivano: “Orgoglioso del dato ottenuto – ha commentato il sindaco di Alimena – ringrazio tutti i consiglieri e i colleghi sindaci. Complicato senza il voto di Palermo”. Bene “L’Alternativa”, in Consiglio Fabio Giambrone (consigliere comunale di Palermo) e Antonino Randazzo (consigliere comunale di Palermo).

A votare, si è recato il 97% degli aventi diritto. Nella fascia tra i 30.000 e 100.000 abitanti, si sono astenuti dal recarsi alle urne soltanto in 2 su 100. Nello scaglione successivo, quello dei comuni tra i 10.000 e i 30.000 abitanti, hanno deciso di non esprimersi in 6 su 219. Nella fascia 5.000-10.000, si sono astenuti soltanto in 7 su 186, mentre in quella delle città tra i 3.000 e i 5.000 abitanti, hanno rinunciato a scegliere un candidato in 25 su 193. La percentuale più alta di non votanti si è registrata nei comuni sotto i 3.000 abitanti, a non esprimersi, 62 su 374.

Ecco il quadro completo: Forza Italia (23 %), Fratelli d’Italia (15,76 %), Partito Democratico (13,95 %), Democrazia Cristiana (13,93 %), L’Alternativa (12,47 %), Lavoriamo per Palermo (9,02 %), Lega (7,69 %), Noi Moderati (3,29 %).

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