E’ stata costituita a Napoli un’associazione temporanea di scopo che si occuperà di gestione e monitoraggio degli alberi monumentali attraverso sofisticate tecnologie aerospaziali. “Gemma”, è un progetto innovativo che integra osservazione satellitare, droni, sensori ambientali e rilievi da terra per garantire la tutela attiva del patrimonio arboreo più antico e prezioso.
Il programma, della durata di 14 mesi, nasce per rispondere alle esigenze di aggiornamento e monitoraggio previste dalla legge sugli alberi monumentali, offrendo un sistema integrato capace di raccogliere dati in tempo reale sullo stato vegetativo, fitosanitario e ambientale, anche alla luce dei cambiamenti climatici in corso. Attraverso una piattaforma WebGIS interattiva, ogni albero verrà geolocalizzato e dotato di un vero e proprio “gemello digitale” in 3D, ottenuto tramite rilievi lidar da drone o rover. Il sistema permetterà non solo la gestione tecnica e scientifica dei dati, ma anche la fruizione pubblica, con la creazione di un vero e proprio “museo virtuale” degli alberi monumentali.
Il piano, coinvolge aree pilota di grande valore naturalistico paesaggistico, come il Parco delle Madonie in Sicilia, il comune di Napoli e il Parco di Villa d’Ayala Valva in Campania, con decine di esemplari unici per età, dimensioni e importanza storica. Il progetto, è promosso da un partenariato di eccellenza che unisce imprese innovative e competenze accademiche: Ariespace, capofila e spin-off dell’Università di Napoli Federico II; Euro.Soft, specializzata in applicazioni spaziali e Ict; Latitudo 40, startup attiva nell’analisi satellitare con intelligenza artificiale; Università degli Studi di Palermo – Dipartimento Saaf; Ente Parco delle Madonie.
“Gemma – spiega il commissario dell’Ente Parco, Salvatore Caltagirone – rappresenta un modello replicabile per la tutela del patrimonio naturale, in grado di coniugare sostenibilità, tecnologia e valorizzazione del territorio. Una grande opportunità di studio e di monitoraggio per la salvaguardia dei nostri alberi monumentali in relazione ai continui cambiamenti climatici e in ossequio ai principi dell’agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile”.