Maxi frode sul gasolio agricolo, sequestri per oltre 15 milioni: 13 denunciati

Redazione

Cronaca - Tra Palermo, Agrigento e Catania

Maxi frode sul gasolio agricolo, sequestri per oltre 15 milioni: 13 denunciati
La truffa avrebbe permesso di sottrarre al pagamento delle imposte oltre 11 milioni di litri di carburante

19 Febbraio 2025 - 10:41

Le Fiamme Gialle del Comando provinciale di Palermo, in collaborazione con l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (Gruppo Operativo Regionale Antifrode – G.O.R.A.), hanno eseguito un’ordinanza emessa dal gip presso il tribunale di Termini Imerese, su richiesta della Procura, disponendo il sequestro preventivo di 10 aziende, beni e disponibilità finanziarie per oltre 15 milioni di euro. Il provvedimento riguarda 13 soggetti, accusati di far parte di un’associazione per delinquere dedita a illeciti tributari nel settore dei prodotti energetici.

L’indagine: un sistema di frode sul gasolio agricolo

Le indagini, condotte dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Palermo insieme all’Agenzia delle Dogane, hanno permesso di smascherare un’organizzazione criminale operante nelle province di Palermo, Agrigento e Catania. Il gruppo avrebbe messo in atto una frode su larga scala nel commercio del gasolio agricolo, prodotto soggetto ad aliquota agevolata. Secondo la ricostruzione degli inquirenti, la truffa avrebbe permesso di sottrarre al pagamento delle imposte oltre 11 milioni di litri di carburante. Il sistema era basato sull’uso strumentale di società del settore e sulla produzione di documentazione falsa per giustificare operazioni fittizie.

Documenti falsi e vendite “in nero”

Le indagini hanno rivelato che diversi depositi commerciali, riconducibili ai vertici del sodalizio, emettevano fatture per operazioni inesistenti e predisponevano Das (Documenti di Accompagnamento Semplificati) falsi, attestando vendite fittizie di carburante a “società di comodo” o aziende del tutto ignare dell’operazione. In realtà, il gasolio veniva ceduto “in nero” a soggetti privi dei requisiti per riceverlo. Questo meccanismo consentiva ai destinatari del carburante di praticare prezzi estremamente competitivi, alterando il mercato e danneggiando gli operatori onesti.

Evasione fiscale per oltre 15 milioni di euro

Grazie a intercettazioni, controlli su strada e verifiche ispettive, gli investigatori hanno accertato che la frode ha generato un’evasione di Iva, accise e imposte dirette per un totale di 15.231.376 euro. I 13 indagati devono rispondere, a vario titolo, di associazione per delinquere, sottrazione al pagamento delle accise sui prodotti energetici, irregolarità nella loro circolazione e illeciti di natura tributaria.

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