Sud chiama Nord lancia assemblea costituente, un rebus il nuovo ruolo di Cateno De Luca

Redazione

Sicilia by Italpress

Sud chiama Nord lancia assemblea costituente, un rebus il nuovo ruolo di Cateno De Luca

29 Gennaio 2025 - 13:00

PALERMO (ITALPRESS) – Un percorso che va oltre la figura di Cateno De Luca e che, a partire dall’assemblea costituente dell’8 febbraio intitolata “La Sicilia che vorrei”, si aprirà al dialogo con le forze sia di maggioranza che di opposizione. A Palazzo dei Normanni, a Palermo, Sud chiama Nord traccia una nuova rotta politica, con il mirino sulle elezioni del 2027: resta però un rebus il ruolo di colui che finora è stato il leader del movimento, assente alla conferenza stampa di presentazione dell’assemblea.
Due gli elementi cardine di “La Sicilia che vorrei”: abbandono dell’isolamento politico e militanza a punti. Per quanto riguarda il primo aspetto, l’8 febbraio sarà la prima tappa di un percorso in cui Sud chiama nord ascolterà le istanze tanto di centrodestra quanto di centrosinistra: “Siamo aperti al confronto con tutte le forze politiche presenti all’Ars – sottolinea il coordinatore regionale Danilo Lo Giudice, – Finora siamo sempre stati considerati un partito di sindaci e amministratori ma oggi lo scenario con cui ci confrontiamo sarà diverso dal passato”.
Il futuro di De Luca all’interno del movimento verrà chiarito solo all’assemblea costituente: “Sud chiama Nord deve andare oltre Cateno De Luca e l’assemblea costituente sarà il punto di partenza di un nuovo corso – spiega Lo Giudice, – In questa legislatura continueremo a essere una forza di opposizione, ma dobbiamo anche tracciare una prima strada in vista della prossima. De Luca continuerà a essere il nostro leader, ma con una posizione diversa: sarà comunque presente l’8 febbraio, sotto una veste differente dal passato”.
A raccontare il funzionamento della militanza a punti è invece la presidente di Sud chiama Nord, Laura Castelli: “Si tratta di un cambio di metodo che abbiamo inserito nel regolamento per esprimere meglio le nostre candidature: peseremo la vita di ogni tesserato all’interno del nostro movimento politico. E’ un momento storico particolare, in cui serve una visione molto più ampia che vada oltre le ideologie e gli sciacallaggi: in tal senso l’8 febbraio ogni forza politica ci spiegherà la Sicilia che vorrebbe. Per qualcuno è più facile spostarsi dell’opposizione alla maggioranza per salvare il proprio posto in vista della prossima legislatura, anzichè fare proposte concrete per la Sicilia”.
– foto xd8 Italpress –
(ITALPRESS).

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