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Trecento volte Totò Marandano, il principe diventa re: “Fenomeno dentro e fuori dal campo”

E’ il 23’ dell’incontro tra Sommatinese e Giovanile Collesano, valido per la quindicesima giornata di Prima Categoria girone B. La capolista, che poi si aggiudicherà il match per 4-1, conduce sul parziale di 1-0. La palla spiove in area, l’ariete ospite con una volée impensierisce l’estremo difensore granata che sembra respingere il pericolo, ma il destino è ormai compiuto: Totò Marandano con una precisa incornata ribadisce in rete il pallone che finirà negli annali del calcio madonita e dilettantistico siciliano. Esplode il settore ospiti del “Peppe Tricoli” di Sommatino, il re dei bomber tocca quota 300 reti in carriera: il verso del giaguaro, rimbomba senza fare il minimo rumore.

In carriera, tra le altre, ha vestito la maglia di Gangi, Rocca di Caprileone e Acquedolcese. Dalla Coppa Italia conquistata sulla panchina castelbuonese, con la conseguente promozione nel campionato di Eccellenza, alla recente stagione appena terminata, trascorsa nelle fila del Cus Palermo. Geniale, dentro e fuori dal campo, il signore dell’area di rigore è considerato il nemico numero uno dei difensori in attività e non. Il classe 1985, infatti, è uno dei più prolifici attaccanti del panorama calcistico regionale. Dall’Oscar del calcio siciliano, al miglior calciatore d’Eccellenza: “Emozione indescrivibile – ha commentato Salvatore Marandano – ringrazio i miei compagni di squadra e gli allenatori che mi hanno supportato. Spero di aver lasciato un segno dal punto di vista umano, etico e morale, valori come lealtà e rispetto principi fondamentali. Mi auguro che i giovani possano avvicinarsi a questo meraviglioso sport, una scuola di vita sotto ogni punto di vista”. “Con Totò in campo è tutto più semplice – spiega Giuseppe Nicchitta, tecnico Giovanile Collesano – un riferimento soprattutto per i più piccoli, la sua esperienza facilita le giocate per lui e per la squadra. Un carissimo amico e uomo d’altri tempi”.

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