Un murale dedicato al piccolo Giuseppe Di Matteo, che per ordine di Giovanni Brusca fu strangolato e il suo corpicino sciolto nell’acido l’11 gennaio 1996 dopo un lungo periodo di prigionia, per consumare una vendetta mafiosa nei confronti del padre Santino Di Matteo, che, pentito, stava parlando con i magistrati.

“Con questo murale vogliamo ricordare e onorare la memoria di Giuseppe Di Matteo, la cui storia rappresenta una ferita aperta per tutta la nostra comunità, ma anche ribadire con forza, insieme con tutti i cittadini di Lascari, il rifiuto di ogni forma di criminalità mafiosa”. Ha detto l’assessore regionale alle attività produttive, Edy Tamayo, che stamattina ha partecipato alla cerimonia di inaugurazione del dipinto, realizzato da Igor Scalisi Palminteri.

“Lascari ha voluto dedicare questa opera a Giuseppe poiché parte del suo rapimento avvenne proprio in questo territorio. – ha aggiunto l’assessore  – Questo murale non è solo un ricordo, ma un monito per tutti noi. Giuseppe ci chiede di non dimenticare e di continuare a lottare per un futuro libero dalla mafia. Non è solo un omaggio, ma un invito a trasformare la memoria in azione, perché storie come queste non si ripetano mai più. Oggi la comunità di Lascari e tutto il governo Schifani si assumono la responsabilità di essere testimoni di una battaglia che riguarda tutti: quella per la giustizia e la dignità umana”.