Nel Giardino dell’Impossibile, a Favignana, gli artisti madoniti Enzo Rinaldi e Vincenzo Castellana, hanno creato un universo di materia, suono, ombre e luci che si insinua nella notte e nell’anima. Uno scenario intenso che ha incuriosito e appassionato i tanti visitatori. La scultura di Rinaldi, è un’estemporanea di disperazione e stupore. Figure congelate in azioni che mai si svolgeranno, pose contorte a narrare la misera condizione umana, sembrano emergere dalla pietra, come se la roccia si fosse animata rigenerandosi. La musica di Castellana, frutto di una residenza artistica durata mesi, è un’onda sonora composta dai suoni prodotti dal luogo stesso: dalle pietre che urlano secchezza, alla fauna locale in relazione alle piante, fruscii, consistenze e pulsazioni, catturate con molteplici metodi. Un racconto della vita inarrestabile, a riverberare storie dimenticate di un passato non troppo lontano.
Il vasto campionario risonante di rocce, vegetazione, storia e rifrazioni è stato poi riorganizzato e restituito in un’allucinazione sonora che guida e intorpidisce il visitatore attraverso il giardino. L’ombra e il suono vibrano nella luce e sulla roccia compenetrandosi, come se gli effetti e la materia si affidassero gli uni agli altri nel creare una vivida esperienza multisensoriale. La cava naturale ipogea del Giardino dell’Impossibile, è il contrappunto ideale per quest’arte, una sorta di cuore rugoso e pulsante che nutre la mostra. “Frammenti“, è un viaggio nell’inconscio, un invito a immergersi nel tempo, a contemplare la fragilità umana e a cercare consolazione nella forza imperitura della natura. “Abbiamo lavorato su più livelli affinché la mostra prendesse vita – ha commentato Vincenzo Castellana – un racconto artistico suggestivo che sfrutta il potere della notte. Per quanto mi riguarda, il suono può essere estratto da qualsiasi ambiente, l’osservatore è in grado di captarne l’essenza. Un rapporto di stima profonda tra me e Rinaldi ha portato entrambi a raggiungere traguardi significativi, ma non finisce qui, altri appuntamenti e sfide attendono. Le sculture di Enzo rappresentano turbamenti universali, un disagio che trova espressione comunicativa attraverso forma, plasticità e materia”. “Il mio modo di vedere la musica si riflette in pieno nelle capacità di Castellana – sottolinea Enzo Rinaldi – essendo un audiofilo, ritrovo una gestione dei suoni che cerca di scavare in profondità del luogo e della composizione”.
La mostra, frutto di singolari e continui incontri e frequentazioni dei due artisti sull’isola di Favignana, è stata concepita per la rassegna “Racconti in Cava” e supportata dalla Regione Sicilia – Beni Culturali e dell’Identità Siciliana – Soprintendenza del Mare. Plasmata specificamente per visite serali, il Giardino dell’Impossibile, rappresenta uno spazio iconico dell’isola che combina archeologia industriale e botanica. L’allestimento, oltre alle sculture di Enzo Rinaldi e le composizioni di Vincenzo Castellana, ha ospitato le proiezioni di due lavori audiovisivi, frutto della collaborazione tra la video artista Eugenia Ciaramitaro e lo stesso Castellana, che ha inoltre curato la direzione artistica, insieme alla scenografa Silvia Maimone.