Spegne 50 candeline una delle realtà scolastiche più importanti del comprensorio madonita e non solo. Mezzo secolo di storia, racchiusa in geni, addetti ai lavori e migliaia di protagonisti che si sono avvicendati tra i banchi di scuola dalla metà degli anni settanta fino ad oggi. Numerosi i volti che hanno contribuito a mettere nero su bianco l’evoluzione di un istituto divenuto ormai punto cardine dell’istruzione dell’intero palcoscenico siciliano. Il liceo scientifico di Gangi, ha ricordato i suoi primi 50 anni di attività.

Tanti gli ospiti intervenuti, amministratori locali, ex dirigenti scolastici, ex docenti e soprattutto ex alunni, si sono stretti per ricostruirne la storia, riconoscerne la funzione ed esaltarne i valori. Attraverso testimonianze, aneddoti e riflessioni, è stata dipinta l’immagine di una scuola accogliente, inclusiva, e soprattutto di qualità, fornendo ad intere generazioni gli strumenti per trovare il proprio posto nel mondo. Nel corso dell’evento, è stata ricordata la figura del Sacerdote Francesco Paolo Spallina, tra i fautori dell’istituzione della scuola, a cui è stato intitolato il laboratorio scientifico. Momento significativo della manifestazione è stata la presentazione del volume “Liceo Scientifico di Gangi. 50 anni di attività didattiche ed educative”, del professore Nicolò Seminara. Il testo, ripercorre le tappe significative dell’istituto gangitano dai suoi esordi fino ad oggi.

“Il successo del liceo – spiega il dirigente scolastico Ignazio Sauro – si deve al costante processo di innovazione, volto a costruire un dialogo profondo con il contesto sociale e culturale locale, nazionale ed internazionale. La nostra scuola è pronta ad accogliere le sfide che la società offre, valorizzando l’aspetto umano dell’educazione e promuovendo il pensiero critico necessario ai giovani per comprendere ed affrontare le grandi questioni globali”.  Un particolare pensiero, a chi da lassù, avrà festeggiato l’attesissimo compleanno: “Un pensiero a chi non è più tra noi – conclude Sauro – tanti gli attori che hanno percorso un tratto di strada insieme a noi e che oggi non sono qui a festeggiare. Uno per tutti, il giovane ingegnere Carlo Calabrese, che ci ha lasciati troppo presto, ma che nella nostra scuola ha vissuto anni felici”.